Protesta sui nidi a Firenze |
Ieri "Il Marziano" ha fatto una richiesta al Governo di verificare se, con la proroga biennale alla Compagnia AdiR, il Commissario Tronca non stia travalicando i suoi poteri di ordinaria amministrazione che termineranno tra qualche mese.
Richiesta superflua se, come dice il Sindaco Marino, Tronca starebbe solo eseguendo ordini che provengono direttamente da Palazzo Chigi.
Probabilmente sarà stata l'influenza del recente film "Quo Vado" di Checco Zelone che il Premier Renzi ha visto giorni fa con la famiglia in quel di Courmayeur.
E, probabilmente, deve averne consigliato la visione anche al suo Commissario per meglio ispirarlo nel pre-confezionamento del "Pacco della Befana" di privatizzazione dei nidi comunali destinato a migliaia di bambini romani, ai loro genitori, alle educatrici e a tutti i minisindaci e consiglieri municipali rimasti esterrefatti:
Ecco infatti l'altra grande "chicca" commissariale dell'Epifanìa:
"Nel 2016 il Commissario Tronca privatizzerà 17 asili nidi a Roma. Altri lo saranno nei prossimi anni in tutti i municipi della Capitale. L’ipotesi, contenuta nel documento unico di programmazione (Dup) 2016–2018, interessa 206 nidi dove lavorano circa 6 mila insegnanti e educatrici in maggioranza precarie...nelle linee guida tracciate dal super-poliziotto al governo della Capitale si ipotizza il ricorso ai privati che a Roma gestiscono 221 strutture private che ospitano 7 mila bambini." "Questo piano di privatizzazione è un altro effetto pericoloso della gestione commissariale voluta da Renzi per Roma» sostiene Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio. «Dimenticandosi del carattere provvisorio e ademocratico della sua carica, Tronca rilancia la malsana idea di privatizzare gli asili nido dando luogo a una svendita — sostiene il presidente dell’ottavo municipio Andrea Catarci — In questo modo sarà impossibile procedere alla stabilizzazione delle educatrici e insegnanti precarie".
"Una proposta indecente" commenta l’assessora alla scuola dello stesso municipio, Paola Angelucci secondo la quale Tronca non ha consultato i municipi. La privatizzazione «sarebbe uno scenario inquietante» per Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto un incontro a Tronca.
Imbarazzato il Pd capitolino che ieri si è speso in una difesa del «sistema integrato di gestione pubblico-privato»(Il Manifesto).
Caduto dalle nubi milanesi, riceve ordini da Palazzo Chigi? |
E Marino sembra aver azzeccato la lettura degli avvenimenti, nonostante i suoi consiglieri "traditori" Panecaldo e Tempesta dicano al "corriere" che "la responsabilità su AdiR è solo di Marino".
Ad essi si aggiunge la critica, a nostro avviso infantile, dell'ambizioso radicale Riccardo Magi, eletto con la Lista Marino: Accusa, come gli altri due, il suo Sindaco di non aver liquidato subito AdiR dopo la delibera consiliare.
Una critica paradossale, se non grottesca, da parte dei due consiglieri "accoltellatori" e del radicale Magi. che insieme hanno votato la liquidazione di AdiR:
Invece di attaccare Tronca per il presunto abuso di poteri nella proroga biennale, rimproverano a Ignazio Marino di non aver dismesso tempestivamente la compagnia (come avrebbe fatto "speedygonzales"? ndr).
Una delibera consiliare ha dei tempi per la sua applicazione (ci sono delibere della consiliatura Veltroni ancora inapplicate). Come possono delle persone elette, che dovrebbero essere competenti, rimproverare al loro sindaco di non aver liquidato una compagnia in 5 mesi, con tutto il "bordello politico" a cui è stata sottoposta Roma?
Prevale, a nostro avviso, una certa pochezza culturale in coloro che hanno spinto la capitale verso il "baratro Tronca", mentre il radicale Magi appare proiettato verso un futuro capitolino brillante con l'ex compagno di partito Giachetti.
Il Marziano, libero blogger
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