domenica 3 aprile 2016

IL FANGO GRASSO DI ALDO...

Aldo Grasso, noto critico televisivo, dedica a Ignazio Marino la sua recensione di oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera.

L'articolo sembra (ma non lo è) commissionato dalla parte peggiore del PD, cioè da quei personaggi del Partito che hanno replicato con insulti personali ("meschino", "incapace", "balle spaziali" "psichiatrico") ai contenuti di "Un Marziano a Roma".

Aldo Grasso, ovviamente, ha più stile e cultura rispetto a questi parlamentari e non scende così in basso ma usa due argomenti molto cari agli accoltellatori di Marino: 
1) Attribuisce al libro dell'ex Sindaco la finalità della resa dei conti, e quindi di vendetta;
2) Ridicolizza l'opera usando nel titolo il termine "autogol" per azzardare una similitudine con il personaggio fantasioso di Ennio Flaiano che, alla fine del racconto, non fa più notizia tra i terrestri e viene irriso dai giovinastri. 

Beh non c'è che dire. Quello che scrive Grasso è sempre stimolante ma vorremmo far notare al critico televisivo le sue 2 forzature strumentali casualmente funzionali ad una parte politica in lizza alle elezioni romane:

Il falso postulato della "resa dei conti" (vendetta)
La traduzione di un'esperienza amministrativa, molto forte e profonda, in un'opera letteraria si chiama "Cultura" ed è tutt'altro che "autoironia". 
Tanto più che, dal contenuto del libro, ricco di dati e caratterizzato da una "visione" della città, "Un Marziano a Roma" di Ignazio Marino potrebbe essere considerato un vero e proprio programma per il governo di Roma;

Il falso postulato dell'"autogol" per la presunta analogia con l'alieno di Flaiano
L'alieno di Ennio Flaiano non ha ricevuto minacce di morte, come Ignazio Marino, e non aveva la scorta.
L'alieno di Flaiano non aveva il sostegno di migliaia di cittadini come Ignazio Marino. 
Marino si è misurato con i problemi di una città che era ed è nelle mani di Organizzazione criminali e lobbies contigue ai partiti politici.
Nessun sindaco in questi 30 anni aveva mai osato sfidare così apertamente la mafia di Ostia e le lobby dei palazzinari e della monnezza. 

L'alieno di Flaiano non è stato bersaglio di così tanto fango mediatico, soprattutto da parte di quei palazzinari, proprietari di giornali, che non hanno potuto "mangiarsi" l'agro romano con il loro cemento.

Il Marziano libero blogger