lunedì 4 gennaio 2016

Tronca e la scandalosa proroga "AdiR", il Governo non interviene?

foto simbolica a caso da google
Nonostante il Commissario prefettizio, per legge, abbia poteri di ordinaria amministrazione che termineranno a giugno con le prossime elezioni amministrative, Francesco Paolo Tronca ha deciso di prorogare per due anni, con possibilità di ulteriori tre, il contratto tra il Comune di Roma e la sua Compagnia di Assicurazioni "Adir".
Lo avrebbe fatto, spiega il Commissario, per garantire la copertura assicurativa dei mezzi comunali, compresi gli autobus Atac.
Ad avviso di chi scrive, questa decisione è scandalosa e andrebbe censurata dal superiore gerarchico o dal governo per tre semplici motivi.
1) Il Parlamento ha votato una legge che impone agli enti locali di liberarsi delle società che non sono funzionali al loro compito istituzionale. E da più autorevoli parti si ritiene che non sia funzionale la proprietà di un'assicurazione che, oltre a spendere in sinistri (il quadruplo di Milano), copre gli amministratori dai rischi collegati alla loro funzione.
2) Nel mese di marzo scorso il Consiglio comunale di Roma aveva approvato una delibera che decretava lo scioglimento del contratto tra il Campidoglio e la sua Compagnia di assicurazioni.
L'assessore al Bilancio Silvia Scozzese, poi nominata Commissaria Governativa per il Debito di Roma aveva dichiarato: "Adir svolge un'attività che sul mercato si paga la metà.. abbiamo fatto il calcolo: sulle polizze potremmo risparmiare 1112 milioni l'anno".
3) La proroga del Contratto con Adir, visti i poteri limitati del Commissario, poteva essere limitata a sei mesi per consentire la scelta agli organi elettivi legittimati ad assumere tale decisione: il nuovo Consiglio e la nuova Giunta comunale che si insedieranno dopo le elezioni.

Con questo esercizio di potere di discutibile legalità, il Commissario Tronca vanifica quanto al Sindaco Ignazio Marino era stato da più parti riconosciuto: l'"aver affermato il sacrosanto principio che il Comune di Roma dovesse "uscire da questo business così insensato per un ente locale".

Alle carenze e negligenze attuali di Tronca sul tardivo piano antistormi, sul ritorno del commercio abusivo nelle piazze storiche, sull'ancora inefficace tavolo del decoro per i camion bar e gli urtisti, si aggiunge questo ulteriore vulnus al regolare esercizio di poteri commissariali.

E quanto di grave sta accadendo nella gestione commissariale della città di Roma, con le complici timide obiezioni, sottotono e sottovoce, di giornali e tv locali, di partiti e movimenti politici, fa veramente riflettere sui titoli scandalistici adoperati a suo tempo per accusare Marino di ogni disservizio e, addirittura, di aver violato la ZTL con la sua panda rossa (caso poi risultato una montatura fatta ad arte da anonimi pirati informatici incaricati probabilmente da un mandante politico).
I cittadini romani si stanno progressivamente rendendo conto di quanto, dopo lo scoppio di Mafia Capitale, certe notizie sono state preconfezionate strumentalmente da "poteri forti" collusi con la criminalità e con la delinquenza politica per colpire, come capro espiatorio, il sindaco Ignazio Marino.

Il Marziano, libero blogger






1 commento:

  1. Le parole che STRONCANO il Prefetto Tronca: Imperizia, Imprudebnza, Negligenza. Se ha agito così anche da prefetto non c'è chje dirte Renzi ha scelto er mejo fico der bigoncio.... a meno che, è un dubbio verosimile, non si liniti delle sue azioni ad obbedire ad ordini che vengono dall'alto

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