lunedì 29 febbraio 2016

DI BATTISTA (M5S) RIVALUTA MARINO?

Chissà se i 5Stelle, nelle loro riunioni interne, avranno riflettuto abbastanza sul comportamento dei loro consiglieri comunali in Campidoglio (ovviamente non possiamo sapere se sono state scelte autonome o telecomandate da Milano).
Comunque si rimane colpiti nel leggere la dichiarazione alla stampa di Alessandro Di Battista, uno dei nominati del cosiddetto "Direttorio" dei 5Stelle.
Cosa dice in sostanza Di Battista? 
Dice che se andranno al governo di Roma i 5Stelle avranno tutti contro ed ha citato, in particolare, i "palazzinari, i lobbisti del cemento e della mondezza".

Probabilmente non è malafede quella di Di Battista e dei consiglieri capitolini pentastellati, probabilmente sarà la giovane età o la limitata esperienza che impedisce loro di avere una visione completa e dettagliata di quello che è accaduto a Roma negli ultimi 900 giorni.

Per la prima volta nella storia di Roma un Sindaco è stato sfiduciato attraverso un notaio da 26 consiglieri di una strana maggioranza.

Bisognerebbe chiedersi, se ci si vuole candidare a governare Roma, quali interessi abbiano toccato, in 850 giorni di consiliatura, il sindaco Ignazio Marino e la sua Giunta. E perchè, ancora oggi, giornali di proprietà di grandi costruttori attaccano Marino e Caudo.

Delibera Giunta Marino che blocca cementificazione dell'Agro romano
1) Come si può vedere dall'immagine a fianco, la Giunta Marino ha bloccato un grande progetto di cementificazione dell'Agro Romano. Ha successivamente assegnato, con bando pubblico, aree verdi minacciate dal cemento a giovani agricoltori.

2) Dopo 30 anni di avvelenamento del territorio di Massimina e della Valle Galeria, il 1 ottobre 2013 il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha dichiarato ufficialmente chiusa la discarica di Malagrotta.
Il 9 gennaio 2014 il reparto ecologico dei carabinieri NOE, comandati da Sergio De Caprio, arresta 7 persone, tra cui Manlio Cerroni, gestore della discarica, e l'ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi.

3) Il 14 aprile 2015 il Sindaco Ignazio Marino ha mandato le ruspe per liberare l'accesso al mare dai 2 clan mafiosi di Ostia.


E ci fermiamo qui, per ora, sperando di aver dato al capo del Direttorio 5Stelle, Alessandro Di Battista e alla candidata a Sindaco, Virginia Raggi alcuni spunti di riflessione su quale mano "criminale" volesse la testa del Sindaco Marino. 
E su come i consiglieri 5Stelle si siano prestati, forse ingenuamente, a rafforzare quella mano, rovistando, non tra gli appalti di Buzzi e Carminati, ma tra alcuni scontrini di lavanderie e ristoranti.  


PS. “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” George Orwell


                                                    Il Marziano libero blogger





sabato 27 febbraio 2016

VENDETTE TRASVERSALI CONTRO GIOVANNI CAUDO?

Probabilmente un quotidiano romano di proprietà di un costruttore non teme le querele di un docente universitario perché lo squilibrio economico tra le parti è notevole.
Probabilmente le finalità politiche di un'ipotetica diffamazione, eventualmente riconosciuta ex post da un giudice, potrebbero essere più importanti di un risarcimento in sede civile.
A nostro avviso, come fa capire anche lo stesso ex assessore Caudo, si stanno consumando vendette diffamatorie provenienti dal mondo del mattone e/o da funzionari corrotti.
E' altresì inquietante leggere quotidiani di costruttori romani che, senza sosta, si stanno spendendo contro la Giunta Marino e i suoi assessori su questioni urbanistiche.
L'ex assessore Caudo oggi è stato finalmente "risarcito" dal "Corriere della Sera" con una bella intervista (link) in cui dice: "Prima della rotazione voluta da Sabella ho riformato tutta la struttura. nessuno è rimasto al suo posto, via gli esterni, valorizzati gli interni in base alle competenze.  Gente che da 20 anni lavorava con gli stessi costruttori. Non sa i terremoti, ma il clima è cambiato in questi anni e ci sta che qualcuno voglia vendicarsi..... Levare punti di riferimento li ha fatti impazzire"
Ma passiamo ad un esempio di quello che è a nostro avviso cattivo giornalismo:

Non dovremmo essere noi a ricordare ai giornalisti la cosiddetta "Carta dei Doveri" che prescrive delicatezza verso la fase istruttoria di qualsiasi inchiesta e i principi fondamentali di approfondimento ai quali dovrebbe ispirarsi ogni loro articolo.
E i 5 elementi da non trascurare mai:
1) Chi  2) Che cosa 3) Quando 4) Dove 5) Perchè

Vorremmo quindi soffermarci sul titolo de Il Messaggero del 27 febbraio 2016:

L'articolo riguarda una delibera del 2012 approvata dalla Giunta Alemanno a favore della società Ribes srl, per la realizzazione del megastore nel settecentesco Palazzo Raggi. Per quella delibera del 2012  è scattata un'inchiesta e risultano indagati gli assessori della Giunta Alemanno e funzionari del Comune. 
Un avviso di garanzia, probabilmente dovuto, è stato emesso, anche nei confronti di Giovanni Caudo, Assessore pro-tempore al momento dell'apertura del fascicolo in Procura.

Le 2 domande ai quali dovrebbero rispondere questi professionisti dell'informazione sono, a nostro avviso le seguenti:
1) Come si può definire nel titolo "Sistema Caudo", e attribuirlo quindi alla Giunta Marino, un accordo edilizio su Palazzo Raggi che risale al  2012 anno in cui governava la Giunta Alemanno?

2) Come si può trascurare di fornire ai lettori il dato informativo più importante:  
La Comunicazione alla RIBES srl del 28 marzo 2015, ai sensi dell'art. 7, 8, 10bis L. 241/1990 avente in oggetto l'avvio del procedimento in autotutela di annullamento della deliberazione giunta capitolina n. 40/2012 ?

Speriamo che la valenza del Codice Deontologico Professionale spinga anche il quotidiano romano, come ha già fatto il Corriere della Sera, a permettere diritto di ampia replica e parola al prof. Giovanni Caudo.
Riteniamo che, come era stato fissato nella bozza fondativa dell'istituendo "Comitato nazionale per la lealtà e la correttezza dell'informazione", ogni giornalista dovrebbe avere a cuore l'onore, la reputazione e la dignità delle persone. 

Il Marziano Libero blogger




venerdì 26 febbraio 2016

L'EX ASSESSORE CAUDO SBUGIARDA I GIORNALI

Alcuni quotidiani  stanno facendo uno stupro quotidiano della verità per colpire persone specifiche mettendo tutti nel mucchio. 
A noi sembra un tentativo evidente di manipolare il consenso in vista delle elezioni.
Quando vengono snocciolati dati senza verificarli, quando si costruisce, con questi dati, una rappresentazione frullata e preconfezionata dei fatti, quando si fanno nomi di persone senza sentire cosa hanno da dire, allora si tradiscono clamorosamente i principi stessi della professione giornalistica ledendo dolosamente la dignità umana e disinformando l'opinione pubblica.
Possiamo comprendere che i quotidiani siano prevalentemente in mano a costruttori miliardari e banchieri, ma non è possibile che si possa vendere la propria etica professionale per un tozzo di pane. 
Lenzuolate di piombo per tentare di scoraggiare la candidatura di Marino a Sindaco di Roma e articoli velenosi che tentano di macchiare la specchiata moralità di un grande assessore della Giunta Marino.
Fatte queste considerazioni generali, riteniamo giusto e opportuno diffondere la risposta del prof. Giovanni Caudo all'articolo odierno di Fulvio Fiano e Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera.
Come si potrà rilevare nella replica del docente universitario, una conferma della grave leggerezza di questo articolo del Corriere della Sera è l'attribuzione di atti burocratici all'assessore Caudo nel mese di dicembre scorso, mese in cui Caudo non era più assessore e non poteva emanare circolari.


(Contro)Rassegna Stampa di oggi          dal sito www.carteinregola.it

di Giovanni Caudo

1. Sul Corriere della Sera Fulvio Fiano si occupa della Truffa della cooperativa Castore e Polluce.  “I buoni” diventano i dirigenti che sotto Alemanno hanno approvato il bando sugli ambiti di riserva che ha permesso alla Castore e Polluce di avviare la truffa. Nessuna notizia dell’incontro di circa un anno fa tra me e i soci truffati, della raccolta dei documenti e della denuncia portata alla procura. Su altri giornali è uguale: damnatio Marini e spazio alla restaurazione.(1)
2. Sempre sul Corriere della Sera Ilaria Sacchettoni e Fulvio Fiano si occupano in modo più ampio dello stesso tema. Anche qui nessuna notizia viene data che l’indagine è partita da una denuncia dell’amministrazione Marino.
Inoltre non avremmo fatto niente,  e solo nel dicembre scorso avrei fatto una circolare!!! Nel dicembre? Ma ci avevano già mandato a casa!
La Sacchettoni e Fiano non danno nessuna notizia delle 141 lettere che ho fatto inviare a tutti gli operatori tra novembre 2013 (poche settimane dopo l’insediamento) e marzo 2014 con la comunicazione dei prezzi massimi di cessione (notizie di stampa già a suo tempo diffuse e comunicate). Nessuna notizia che 80 imprese e cooperative delle 141 ci hanno portato davanti al TAR dove abbiamo vinto 40 volte su 40 con sentenza esecutiva. E che grazie a questo “niente” molti inquilini dell’edilizia agevolata si sono visti abbassare (per la prima volta) l’affitto e e il prezzo di acquisto (2) .
Si sostiene poi che la mancata rotazione dell’ing Tonino Egiddi fu imposta dall’ACER. La verità è più semplice: l’ing Tonino Egiddi nell’Agosto del 2015 non ha ruotato perché l’avevo fatto ruotare io nell’ottobre del 2013 e la legge prevede che passino almeno tre anni prima di una nuova rotazione.
3. Su La Repubblica, Marino Bisso dà notizia di un dossier segreto che proviene dal VIII Municipio (presidente Andrea Catarci) sulla coppia Fatello-Caudo. Si sostiene che:
– l’ing Antonello Fatello non è mai stato spostato. Falso: l’ing Fatello è stato spostato da me nell’ottobre del 2013 dall’ufficio delle concessioni edilizie e dal condono e agli interventi di rigenerazione diffusi (toponimi, programmi integrati ecc..).
– Che avremmo autorizzato il progetto edilizio di Grottaperfetta (ex I60) per 400 mila metri cubi a sfregio di aree archeologiche, di un fosso ecc… .
Falso: il programma in questione è stato autorizzato dalle giunte precedenti, risale addirittura a Veltroni, nell’Agosto del 2013 erano già avviati i lavori di costruzione delle strade e il cantiere era aperto.
– Che ho sostenuto contro tutti gli altri organi competenti e uffici la non esistenza del Fosso di Tre Fontane per consentire l’incremento di cubatura e favorire i costruttori. Falso: nessun aumento di cubatura è stato da me autorizzato o anche solo richiesto.
Che il Fosso non esiste e non è vincolato è sostenuto dal CTU Sapia del PM Di Maio tanto che questo nel Giugno del 2015 ha dissequestrato l’area del fosso (sequestro richiesto dal Municipio) e lo sostiene, su incarico del TAR, il CTU del Genio Diesa che a pag.8 della sua relazione consegnata il 21 dicembre 2015 scrive: “Nel tratto interessato nei provvedimenti gravati, quindi lungo via Aldo Ballarin all’interno del programma urbanistico Grottaperfetta, la traccia morfologica del Fosso non esiste.”(3)

Che dire…, appuntamento a domattina.

Giovanni Caudo

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(1) Sull'argomento anche l'Associazione carteinregola aveva scritto a suo tempo questo articolo documentato

3) Le Iene
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Siamo a disposizione per pubblicare repliche, commenti e osservazioni


giovedì 25 febbraio 2016

Le risposte di Virginia Raggi su Ignazio Marino

Abbiamo seguito con attenzione la conferenza stampa di Virginia Raggi, candidata Sindaco del M5stelle, presso la sede della Sala Stampa Estera.

Omettiamo argomenti già noti riportati da altri media per soffermarci sullo stralcio di particolari che forse molti giornalisti hanno trascurato nei loro resoconti.

Una giornalista di Berlino ha chiesto a Virginia Raggi:
..premesso che il Sindaco Marino ha fallito nel cercare di fare pulizia dei privilegi di cui Lei ha parlato,  e premesso che ha fallito anche un magistrato come Alfonso Sabella, 
Lei come pensa di eliminare i privilegi?

Risposta di Virginia Raggi:
Marino, definito alieno, era terminale di un partito il PD...
Marino ha dichiarato di voler eliminare i privilegi e, forse, in cuor suo, avrebbe voluto farlo, ma era legato ad un sistema che è sceso a patti....

A questo punto la giornalista tedesca incalza la Raggi e fa l'esempio del problema  "Rifiuti" per dire che Marino ha avuto un boicottaggio dall'Ama.

E la Raggi risponde:
Anche i sindacati fanno parte di questo sistema come la politica. I lavoratori saranno in grado di capire....

E' poi ritornata sull'argomento, rispondendo ad un'altra giornalista, dichiara che anche a Livorno i sindacati, i quali avevano contribuito a creare quel sistema,  hanno protestato contro il sindaco Nogarin. Alla fine è stata trovata una soluzione positiva per Livorno e per l'azienda. 

Prima di commentare queste risposte vorremmo evidenziare un'altra sottigliezza che abbiamo notato nell'uso delle parole:
La candidata 5stelle ha detto che la tanto decantata "razionalizzazione" dei trasporti pubblici in periferia è una parola che nasconde solo tagli e diminuzioni di corse a danno dei residenti delle periferie stesse.
Poi però, nel rispondere alle domande dei giornalisti sulla frase di Grillo, che a novembre 2015 aveva profetizzato "effetti collaterali pesantissimi" per Roma nel caso di governo a 5stelle, Virginia Raggi ha utilizzato più volte la parola "razionalizzazione" da applicare riferendola al sistema dei circa 50/60 mila dipendenti comunali, di cui 24mila capitolini e il resto dipendenti delle partecipate Ama, Zetema e Trasporti pubblici.
Quindi, se la Raggi interpreta la parola "razionalizzazione" della TPL come tagli di corse, perchè dovremmo confidare che quando usa lei la stessa parola la intende solo come "spostamento" o "allocazione" di personale e non come tagli?

Ma veniamo alle risposte su Ignazio Marino
Secondo la Raggi, Marino "in cuor suo voleva eliminare privilegi" ma era legato ad un sistema colluso* (*il termine colluso è una nostra semplificazione).
Inoltre, secondo la Raggi, è vero quindi che i sindacati hanno giocato un ruolo negativo. 

Allora ci verrebbe da chiedere alla candidata Sindaco: Riguardo a fare parte di un sistema, come vorrebbe definire, "l'incidente" di Quarto in cui un esponente consigliere è risultato facente parte di un sistema?
E come definirebbe le defezioni a Gela? Le defezioni a Livorno? E come valuta la distonia del buon sindaco Pizzarotti rispetto alla diarchia Milano-Genova? E i compromessi obbligati sull'inceneritore di Parma?
Insomma vorremmo far capire alla candidata Sindaco che chiunque si muova contro il malaffare nella Capitale deve affrontare una serie di boicottaggi e subire la macchina del fango (e Raggi, dai primissimi segnali che le sono arrivati, dovrebbe aver già capito come funziona).
Inoltre è demagogico dire che basti mettere a freno i sindacati e parlare con i lavoratori. 

Dalle cronache giornalistiche 43 dirigenti e 800 operatori Ama sono risultati assunti per favori e scambi. Quindi un esercito di persone che, qualora organizzato o pilotato, potrebbe mettere in ginocchio la città.
La corruzione va combattuta con una profonda e capillare rivoluzione culturale in tutti i territori, nei quartieri e persino nei condomini. 

Non basta semplicemente indicare gli altri partiti, e i sindacati in generale, come male da combattere perchè abbiamo visto a Quarto e in altre zone che "il più pulito c'ha la rogna" 
Così non basta dire che "i campi rom vanno superati e che i bambini rom devono andare a scuola e non debbono rubare": Sono parole scontate che sono inserite nei programmi elettorali di tutti i partiti e che non dicono nulla di nuovo.
Bisogna osare nel dire di più, scendendo nei particolari e nei contenuti, senza paura di perdere consensi voltando le spalle alla "pancia" di tanti cittadini. 

Il sindaco Marino aveva iniziato un programma di bonifica etica di cui lei, signora Virginia, ha parlato oggi. Così facendo, Marino si è esposto a minacce della criminalità, a boicottaggi di aziende malate e al fuoco del suo stesso partito. 
Dai 4 consiglieri 5stelle in due anni e mezzo, non si è visto nessun approfondimento e/o ricerca meticolosa sugli appalti e sulle collusioni mafiose all'interno dei dipartimenti comunali. 
Siete riusciti solo a scavare, a fine mandato, su alcuni scontrini di ristorante e di lavanderia del Sindaco, facendo perdere a Roma un'occasione epocale di cambiamento. 

In ogni caso, Le facciamo tanti auguri candidata Virginia Raggi.. per un confronto leale che non si basi sulla delegittimazione dell'avversario, ma sul rispetto dell'avversario.



Il Marziano libero Blogger











IL "PIOMBO" ELETTORALE CONTRO MARINO

Stamattina "il Tempo", giornale del costruttore indagato per tangenti a funzionari e dipendenti del Comune di Roma, ha "sparato" per il secondo giorno di seguito una  lenzuolata di piombo contro Ignazio Marino. Notizia di prima pagina e  le prime due intere pagine tutte dedicate alla stessa identica notizia di ieri: in 28 mesi di consiliatura, circa 800 giorni,  56 cene di Marino  al ristorante.
Fa accapponare la pelle il fatto che "il Tempo" pubblichi fino alla nausea l'indagine sugli scontrini di Marino e non scriva a tutta pagina i guai giudiziari del gruppo imprenditoriale Bonifaci, aggravati dal recente rinvenimento di un "libro mastro". L'accanimento contro Marino (e contro Caudo il Messaggero) da parte di giornali di proprietà  di costruttori per un'indagine su 12mila euro di scontrini, tutta ancora da dibattere, fa capire quanto timore ci possa essere nella categoria dei palazzinari per una ricandidatura di Marino.
Anche il Corriere della Sera con Ernesto Menicucci sembra gioire per una chiusura indagini sugli scontrini come se questa chiusura fosse già una sentenza di terzo grado. Perde il pelo ma non il vizio il "Corriere della Sera" che, in passato, non ha mai smesso di attaccare il sindaco De Magistris per una condanna in primo grado, plaudendo alla sua destituzione.
Il Corriere della sera ha poi preso una "bella craniata" dovendo ingoiare l'assoluzione di De Magistris e il suo ritorno in carica.
Infangare un Sindaco sulla sua nota spese per i pasti, ad indagini aperte e senza ancora nessun dibattimento e nessuna sentenza, travalica, a nostro avviso, ogni confine deontologico della professione giornalistica.
A nostro avviso, é disinformazione premeditata a danno dei lettori cercare di far passare nel dimenticatoio le enormi risorse economiche, ottenute grazie all'impegno di Marino e della sua Giunta, per la rinascita del Teatro dell'Opera di Roma: 1 milione di euro donati a Roma dall'imprenditore malese Francis Yeoh Tan Sri.
E', a nostro avviso, disinformazione premeditata a fini elettorali, da parte di questi quotidiani, non ricordare ai lettori che dopo 23 anni dall'ultimo restauro, durante la Giunta Marino, la Maison di moda Fendi ha impiegato  2 milioni e 180mila euro, ha iniziato e finito il restauro della Fontana di Trevi.
Questi giornali non scrivono, e quindi nascondono ai propri lettori, il grande attivismo di Marino nel tentare di ottenere dal Kuwait un contributo di 5 milioni di euro per l'ulteriore valorizzazione del Colosseo.
Riteniamo grottesco questo continuo "Sparare piombo" su 12mila euro di scontrini tutti da verificare in un adeguato dibattimento, e ignorare completamente le relazioni nazionali e internazionali che il Sindaco Marino aveva iniziato a mettere in piedi per fare di Roma uno dei maggiori centri di turismo culturale del mondo.

Noi confidiamo nei cittadini e nella loro capacità di reagire ad un'informazione distorta che cerca di condizionare dolosamente il voto con notizie fasulle.
La civiltà di un paese si basa anche sulla qualità dei suoi organi d'informazione, che dovrebbero essere liberi e indipendenti da interessi lobbistici, imprenditoriali, partitici e massonici.

Il Marziano libero blogger

mercoledì 24 febbraio 2016

Su Ignazio Marino una Procura a doppia velocità?

Forse non si è mai vista un'istruttoria e una chiusura indagini così tempestiva alla Procura di Roma: Da un esposto depositato alcuni mesi fa sulla rendicontazione delle spese istituzionali del Sindaco Marino, risulterebbero, secondo i PM, nei suoi 28 mesi di mandato, spese per ristoranti per 12716 euro, senza giustificativi regolari e con firma "apocrifa" (?) presso la sua segreteria.
"Finalmente una Giustizia celere che funziona!" potremmo dire.
Una giustizia anche trasparente che, per tutto il tempo delle indagini, è stata seguita passo passo in diretta dai maggiori quotidiani nazionali. Dai particolari trapelati, sembrava quasi che avessero delle cimici negli uffici del PM.
Alcuni giornali hanno riferito addirittura del dispiegamento di corposi apparati della guardia di finanza in numerosi ristoranti italiani a caccia di menù e di testimoni.
Insomma oggi sono sotto diverse inchieste Ignazio Marino e Giovanni Caudo, due uomini provenienti dal mondo universitario che in 28 mesi hanno osato toccare i "fili dell'alta tensione" misurandosi nel Governo di Roma con le peggiori mafie partitiche e criminali, interne ed esterne al Campidoglio.
Per dimostrare questa doppia velocità giudiziaria noi vogliamo ricordare due importanti inchieste presso la Procura di Roma:
1) 1998, L'intossicazione per Salmonella di 182 alunni in alcune scuole di Roma: Ci vollero 12 anni per esaurire il processo penale con il riconoscimento delle responsabilità della cooperativa di ristorazione "La Cascina", ente gravitante nell'orbita di Comunione e Liberazione. E non é finita: E' in corso dal 2010 l'azione civile per il risarcimento alle famiglie. 18 anni totali... finora.
2) Morti per Leucemia a Cesano e dintorni. Merita menzione un'altra inchiesta scaturita da un esposto dei cittadini del 2001 sulle morti per leucemia nel territorio di Santa Maria di Galera,  intorno alle antenne di Radio Vaticana e della Marina militare, in località Santa Rosa.
Nonostante la conferma del nesso tra onde elettromagnetiche delle sorgenti suddette e le leucemie, come risulta dalla perizia medico-scientifica disposta dal Tribunale di Roma, quell'inchiesta giudiziaria risulta in stallo da oltre un decennio.
Sono cambiate oggi le cose in Procura? Ci fa piacere sapere di questa maggiore celerità istruttoria nei confronti di Marino.
Ciò fa ben sperare tutti i cittadini sul miglior funzionamento della Giustizia.

A proposito del reato di "peculato", ci vengono in mente due arresti per "peculato" nel marzo 1988: i giornalisti antimafia Saverio Lodato e Attilio Bolzoni
Tutti ricordano quel fatto ma non tutti ricordano che 48 ore prima il loro arresto fu chiesto pubblicamente, con dichiarazioni riprese dalle agenzie, dagli onorevoli Salvo Lima ed Aristide Gunnella.
La loro colpa era quella di aver pubblicato il diario del Sindaco Giuseppe Insalaco ed
i verbali con le confessioni del pentito catanese Calderone.
Dice Lodato: "Risultato fu che il peggior potere politico siciliano chiese e la Procura di Palermo, la magistratura che in quel momento era al centro di comando rispose: 'ubbidisco'. Questo era il contesto di allora. Lo dico da semplice cittadino. Le pressioni alte ci furono. Falcone prese le distanze da quell'arresto dicendo pubblicamente che era inconcepibile...”.
Sciveva Falcone: "..bisogna che tutti si rendano conto che il modello di magistrato inerte e privo di spirito di iniziativa, se poteva essere rispondente alle esigenze di un determinato periodo storico e funzionale a un determinato equilibrio socio-politico, non è mai stato fondato su un uso legittimo dei poteri istituzionali”.
Scarpinato ha ricordato, in un recente convegno organizzato a Palermo,  le pressioni su Chinnici, per rallentare o effettuare certe indagini, dall'interno degli stessi uffici giudiziari Palermitani. Del resto i riferimenti sono contenuti negli stessi diari di Chinnici.
Scarpinato, nella sua relazione, ha ricordato anche il caso Impastato ed il depistaggio accertato dalla Commissione parlamentare antimafia da parte della polizia giudiziaria." (Fonte: www.antimafiaduemila.com)
Nulla a che fare con i tempi odierni e non ci permetteremmo mai di fare un paragone tra il Tribunale di Palermo di allora con il Tribunale di Roma di oggi.
Esiste solo un elemento comune tra la Palermo del 1988 e la Roma del 2016:
Di Mafia si parlava allora a Palermo, e di Mafia si parla oggi nella Capitale, con tutte le sue derivazioni 'ndranghetiste e camorristiche, e con tutti i suoi riflessi sull'edilizia, sugli appalti, su rifiuti e gassificatori, sul demanio pubblico, sugli appetiti per le olimpiadi, e sul conseguente fango contro chiunque si opponga alle cosche politiche e criminali.

Il Marziano Libero blogger

martedì 16 febbraio 2016

IL DOCUFILM SU MARINO SENZA MARINO

"Gli ultimi giorni del coccodrillo" è il film documentario della giornalista Claudia Daconto su quanto è accaduto in Campidoglio durante la consiliatura del Sindaco Marino.
Si racconta anche l'epilogo della vicenda culminata con le dimissioni notarili di una maggioranza spuria di 26 consiglieri per costringere il Sindaco a cadere. 
La giornalista ci spiega che il "Coccodrillo" nel titolo rappresenta il PD come l'animale feroce che divora le sue creature e quindi divora le speranze dei tanti cittadini che ci avevano creduto, dopo la vittoria elettorale del 2013.  
Inoltre il "termine "Coccodrillo" vuole anche riferirsi al finto dispiacere e alle finte lacrime postume per quanto accaduto". 
Nella realtà, invece, i protagonisti appaiono compiaciuti rispetto al fatto commesso (ndr).
Mercoledì 17 febbraio alle ore 17.30 il docufilm verrà proiettato in anteprima presso la "Città dell'Altra Economia" dove sono stati invitati tutti i protagonisti. 
Nel film ci sono interviste ai noti personaggi che hanno partecipato all'"accoltellamento": Orfini, i consiglieri dimissionari. 
Interviste anche ai minisindaci che hanno dovuto subire passivamente la decisione del loro partito. 
Viene data la parola anche a Fabrizio Barca e ai "circoli cattivi", circoli che, alla fin fine, sono fatti di persone la cui vita è ruotata intorno al partito.
Ognuno espone il suo vissuto, alcuni consiglieri ricorrono alla rappresentazione verbale della "sofferenza patita" (?), quasi come se volessero convincere lo spettatore dell'umanità del loro gesto o della necessità razionale di quell'ammutinamento fuori dall'Aula Giulio Cesare. Il commissariamento del Partito, dice la giornalista, ha comportato la riduzione della democrazia.

Ma il grande assente del docufilm è proprio "Lui", il maggiore protagonista: Ignazio Marino. 

Perchè? Dice la giornalista che le condizioni poste da Marino per accettare l'intervista non potevano essere accolte e quindi Marino rimane il grande assente e probabilmente lo sarà anche all'anteprima di Testaccio. Ci saranno, in compenso, tutti gli altri.
Riusciranno i nostri eroi a convincere i telespettatori? 
Gli interrogativi che rimangono aperti sono:
1) Questo docufilm rappresenterà uno "spottone" elettorale per i personaggi del PD che hanno ordito la trama invereconda?
2) Questi consiglieri dimissionari pensano di potersi riscattare eticamente attraverso la loro telegenìa? 
3) Oppure sarà uno squarcio di luce e di verità in mezzo a quel fumo mediatico creato ad arte da burattinai che avevano come obiettivo la caduta di un uomo non più controllabile?
Un uomo che portava tutte le anomalìe amministrative presso il procuratore Pignatone e la Guardia di Finanza

Appena lo vedremo per intero approfondiremo l'argomento. Intanto registriamo le dichiarazioni radiofoniche dell'autrice Claudia Daconto la quale afferma che "l'esperienza Marino non va buttata perchè durante la Giunta Marino sono state fatte cose molto importanti per la città".

Il Marziano Libero Blogger

Accoppiata Marchini-Rutelli per togliere voti a Marino?

Immagine da Google (www.huffingtonpost.it)
Ieri Alfio Marchini ha detto ai giornalisti che Ignazio Marino "faceva la foglia di fico ai partiti" e lo ha equiparato a Bertolaso.
Nel frattempo Rutelli, ex sindaco e grande "piacione", appare sempre più  orientato in simpatia verso questo suo l'imprenditore di "sinistra" che puntava ad essere scelto da tutto il centrodestra" e si dovrà  accontentare del solo sostegno di Alfano & co.
D'altronde,  scriveva La Repubblica l'altro giorno, che negli anni 1993 sarebbe stata concepita proprio in casa di Marchini l'idea di Goffredo Bettini di lanciare Rutelli nella corsa al Campidoglio. Quindi, se le voci fossero fondate, l'assist di Rutelli a Marchini sarebbe una sorta di restitutio per la sua remota elezione a sindaco.
Oppure potrebbe essere una strategia elettorale di disturbo per pescare voti nell'area civica e indebolire i consensi potenziali all'eventuale candidatura di Ignazio Marino.
Secondo noi, l'abbraccio di Rutelli "porta sfiga" e forse per questo Giachetti sembra defilarsi dalla Leopolda rutelliana di Sabato prossimo all'Auditorium della Conciliazione.
Oppure Giachetti, ormai volpe politica, sa che un Marchini appoggiato da Rutelli andrebbe comunque a rosicchiare voti agli avversari e a Bertolaso, più che al PD.
Ma va detto che questi 2 candidati, Giachetti e Morassut, alle primarie del PD sono "roba vecchia".
Hanno collaborato con sindaci che hanno avuto più di una consiliatura per sconfiggere il cancro di affittopoli e/o i virus della corruzione endemica e/o l'embrione di Mafia Capitale. La polvere é rimasta nascosta sotto il tappeto per decenni fino a quando é arrivato il Sindaco "Marziano" Ignazio Marino che tutti i partiti compreso il suo (con la piccola eccezione di SEL sul fotofinish),  hanno osteggiato nelle piazze e sui giornali, imbastendo una vergognosa campagna mediatica. Una campagna che faceva il paio con le minacce di morte da parte di ignoti criminali.
Dire pertanto che "Marino faceva la foglia di fico dei partiti" é uno "sfondone" ridicolo di Alfio Marchini.
Marchini, con questa affermazione, dimostra di avere paura di quel fantasma che, secondo i sondaggi, lo metterebbe in ombra.
Forse la notte non dorme bene per i rimorsi di coscienza di quel 30 ottobre, quando si é gettato, come fiero e vanitoso protagonista, con l'ammucchiata sperimentale nello studio di notaio.
O forse, rimorsi non ne ha, visto come é stata gestita la Roma del dopoMarino?
No ne ha perché lui, come ha fatto scrivere sui bus di ATAC e TPL con grande generosità economica e con parole rubate, "odia gli indifferenti" e ama Roma.
Ma de che?
Il Marziano libero blogger

domenica 14 febbraio 2016

Le Primarie del PD e l'Autismo di Chiara

E' vero, Chiara Ferraro, che soffre di autismo e di una epilessia resistente ai farmaci,  era stata candidata nella Lista civica Marino del 2013. Voleva essere un modo per evidenziare il problema del disagio psichico e di decenni di politiche socio-sanitarie carenti.

Ma oggi il PD, partito che ha governato Roma per mezzo secolo, fa addirittura partecipare Chiara Ferraro alle Primarie per la candidatura a Sindaco di Roma, e la aiuta con comitati ad hoc, nella raccolta delle firme necessarie a concorrere con Giachetti, Morassut e gli altri.

Vediamo cosa ne pensa Gianluca Nicoletti, scrittore, giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, editorialista de "La Stampa" e padre di un figlio autistico.

In un'intervista su "La Repubblica" di sabato 13 febbraio, Nicoletti, in merito alla candidatura alle Primarie di Chiara Ferraro, ha dichiarato: 
"...Mi ricorda di quando i preti, in altri tempi, portavano gli orfanelli in giro per strada, e poi li rinchiudevano di nuovo" e, rispondendo ad altre domande di Repubblica, Nicoletti aggiunge:
"..non dimentichiamo che questa è la città di Mafia Capitale. Che significa che le cooperative che si dovevano occupare di persone con ritardi o problemi psichici, erano anche quelle che ci speculavano sopra insieme agli amministratori... 
I politici vogliono mandare un messaggio? Che lo facciano presentando un programma serio, battendosi perchè si riesca ad ottenere dei diritti: io sono, per esempio, preoccupato per cosa accadrà a mio figlio quando non ci sarò più e come me tutte le famiglie che vivono la stessa condizione.... Non si può usare l'handicap per dire "siamo tutti buoni": ci si deve occupare continuamente e veramente dei bambini con problemi. per la dignità di mio figlio, per la dignità di tutti quelli per cui non dormo la notte, questa è solo una messinscena, una mascherata che non porta a nulla, porta solo a un grande dolore... Tutto questo è imbarazzante e io mi sento male a dover dire queste cose".

Abbiamo riportato questa intervista, che risulta difficile trovare online, perchè ci piacerebbe stimolare la riflessione del gruppo "Io Sto col sindaco Ignazio Marino"


Il Marziano Libero blogger

lunedì 8 febbraio 2016

Le "bombe" di Marino sulle elezioni di giugno

"Disertare le primarie di Roma e unirsi attorno ad una forza civica senza simboli di partito" è l'appello di Ignazio Marino agli elettori del PD, durante la prima assemblea pubblica di "ParteCivile".
Le Primarie come patto tra un partito e i cittadini ci sono state e sono state tradite. Una grande ferita alla democrazia che non può essere rimarginata con altre Primarie perchè sarebbe come riconoscere che quanto è avvenuto sia stato un fatto normale. 

Marino ha elencato una serie di rischi per la Capitale derivanti dalle politiche del Governo Renzi e dai potentati locali.
La legge SbloccaItalia, in particolare l’art. 35 voluto da questo Governo, prevede la possibilità di riapertura del vecchio inceneritore di Malagrotta. 
La Capitale, grazie all’impegno della Giunta Marino, è riuscita faticosamente ad ingranare
un ambizioso percorso di gestione dei rifiuti che la vede, oggi, sul tetto d’Europa con oltre il 40% di raccolta differenziata e non possiamo permetterci di restare indifferenti a queste folli ipotesi dopo aver ottenuto l’epocale e fondamentale risultato della chiusura di Malagrotta.
Avvelenare ancora il territorio di Massimina e di Valle Galeria e far ritornare in mani private il "business" dei rifiuti sarebbe veramente una grande aggressione alla Salute pubblica, all'Ambiente e un tradimento dei principi di trasparenza, legalità e cura del bene comune. Faremo conoscere a tutti, ha detto Marino, quale sarà il comportamento su questo tema della Regione Lazio. 
Riguardo ai motivi che hanno spinto Renzi a far cadere il Sindaco di Roma c'è anche la
volontà di costruire il Villaggio Olimpico a Tor Vergata.
Secondo Marino, la sua opposizione alla cementificazione di Tor Vergata è stato l'elemento scatenante per cui hanno assoldato un notaio.
Sono un credente, non sono un profeta, ha detto Marino ma per questa volta voglio fare questa profezia:  Vedrete, ha detto Marino, che presto Renzi farà la conferenza stampa, con Malagò e Montezemolo, per annunciare le nuove costruzioni a Tor Vergata e il prolungamento, non della linea A, ma della linea C affidato alla ditta Vianini, con buona pace della partecipazione dei cittadini e della loro consultazione.
Aggiungiamo per parte nostra che le opere di trasformazione urbana dovrebbero essere sottoposte alla consultazione dei cittadini, come prescrive la convenzione internazionale di Aarhus, che l'Italia ha sottoscritto e di cui forniamo di seguito   il testo in Italiano
Un'altra cosa grave denunciata da Marino è stata il ritorno dei camion bar e dei caldarrostai nelle piazze storiche di Roma. 

Ha fatto un esempio sulla presenza di un caldarroste abusivo vicino Palazzo Braschi, con
allaccio abusivo della corrente elettrica. Il sindaco ha notato, a pochi passi, la presenza inconsapevole (?) e passiva di una pattuglia della polizia municipale.

Ma l'invito centrale di Ignazio Marino a tutti gli elettori, ai delusi del PD e al popolo della sinistra  è boicottare le primarie e unirsi tutti intorno ad una forza civica senza simboli di partito. 
"IL PD di Renzi, che governa con un pupillo di Berlusconi, non mi rappresenta"



Ecco il video dell'intervento di Ignazio Marino 




Il Marziano Libero Blogger








domenica 7 febbraio 2016

Marino agli elettori PD: "Disertate le Primarie!"


La prima Assemblea  cittadina della neonata associazione "ParteCivile". E' domenica 7 febbraio 2016 e la sala convegni dello Scout Center di Roma é stracolma. In prima fila c'é Ignazio Marino con accanto, come ospite, Stefano Fassina e, a poca distanza, l'ex Assessore  alle Politiche Sociali e Abitative Francesca Danese.
L'Assemblea dedica il suo primo minuto al raccoglimento per ricordare la barbara uccisione avvenuta in Egitto del giovane ricercatore Giulio Regeni.
La presidente di ParteCivile Emilia La Nave presenta le finalità dell'associazione e della sua prima assemblea.
Intervento di Claudio Zamboni sull'utilizzo dei social e comunicazione digitale
Francesca Danese ha descritto quanto realizzato e non realizzato durante il suo incarico di Assessore della Giunta Marino: i mancati o ritardati trasferimenti di risorse per il sociale da parte di Stato e Regione Lazio.
Un esempio il blocco dei fondi per circa 12 miloni di euro destinati alla "Social Card". Il 70% delle famiglie che avevano fatto richiesta della Social card non aveva mai usufruito di servizi sociali del Comune. Manca un'equa distribuzione di risorse sui territori. Ci sono utenti che usufruiscono di una pluralità  di servizi e persone molto svantaggiate che non ricevono alcun servizio. E inoltre, dice Danese, siamo indietro con l'applicazione della legge quadro di riforma dei servizi approvata 16 anni fa (328/2000). Danese paventa un grande rischio nell'assemblamento delle risorse destinate al sociale e al sanitario.
La spesa sanitaria potrebbe ridurre al lumicino l'impegno degli enti locali per le politiche sociali.
Pietro Stramba Badiali ha presentato un interessante video sulla pedonalizzazione dei Fori messa in agenda dal Sindaco Marino e sul restauro e valorizzazione del Colosseo. La pedonalizzazione dei fori che la stampa ha sempre descritto come idea bizzarra del Sindaco Marino, in realtà viene da lontano e cioè dal Sindaco Argan e poi ripresa da Petroselli. Sull'argomento ci aveva lavorato anche Antonio Cederna. Ci sono quindi voluti 7 sindaci prima che Marino rispolverasse quella idea geniale di far ritornare il Colosseo con i suoi fori da monumento rotatoria per il traffico a Centralità culturale attrazione per i visitatori di tutto il mondo.
Sono seguite le parole di fuoco di Ignazio Marino che ha fatto appello a tutti gli elettori PD invitandoli a non andare a votare le primarie. Il patto delle Primarie del 2013 tra elettori e partito é stato tradito, la democrazia é stata ferita e quindi esse non hanno alcun senso.
Marino ha poi girato il coltello nella piaga aperta dall'inchiesta del settimanale l'Espresso. "Sono un credente ma non sono un profeta" ha detto Marino "ma state attenti a quello che succederà  adesso a Tor Vergata dopo che hanno fatto fuori il Sindaco di Roma. Senza alcuna consultazione dei cittadini tenteranno di costruire migliaia di appartamenti in una grande area verde. Il Premier Renzi ha fatto accordi con certi poteri forti e vedrete che presto lo vedremo in conferenza stampa per annunciare la scelta di Tor Vergata e il prolungamento, non della linea A, ma della linea C per dare i lavori a xxxxx.
Inoltre Marino denuncia manovre per far rimanere nella sfera privata il business dei rifiuti  con lo smaltimento dei rifiuti a Malagrotta invece di usare la gestione pubblica di Colleferro. Una forza civica unita può salvare questa città  dalle lobby e dalle mafie. (intervento integrale di Marino presto in video).
L'assemblea plenaria si é poi divisa in tavoli di lavoro su: Ambiente, Rigenerazione urbana e uso spazio pubblico, Legalità e Trasparenza, Valorizzazione del patrimonio Artistico Culturale e del Turismo, Politiche sociali, abitative e scolastiche, Mobilità sostenibile.

giovedì 4 febbraio 2016

Affittopoli: sveliamo l"'imbroglio mediatico" del Corriere

Deve avere una grande livore contro Marino il giornalista del Corriere, Ernesto Menicucci, che lo tira in ballo ad ogni piè sospinto. 
Oggi, nell'ambito dello strumentale spreco di piombo su "affittopoli", il grande Ernesto cita 2 volte il sindaco Marino. Addirittura in prima pagina nazionale del Corriere della Sera lo cita nel sottotitolo: "...gli sconti a Marino..." riferendosi, all'interno dell'articolo, alla ass.ne onlus "Imagine" che a via dei volsci pagava un canone di affitto di 239,76 euro. 
Il quotidiano "Il Tempo" scrive invece che l'ass.ne onlus "Imagine" paga 382,14 euro (mettetevi d'accordo!).
Ma poi lo stesso Menicucci si avvale addirittura di Matteo Orfini per cercare di gettare altro fango su Marino: 
Orfini avrebbe scritto al Comune a dicembre 2014  mettendosi a disposizione per sanare il debito relativo all'affitto della sede PD di via dei Giubbonari...e Menicucci coglie la palla al balzo e domanda a Orfini se "l'Amministrazione all'epoca guidata da Ignazio Marino" lo abbia convocato.
Uh che scandalo! Gli uffici amministrativi comunali hanno risposto per iscritto a Orfini che lo avrebbero convocato ma, poiché non lo hanno ancora convocato, allora il nostro abilissimo giornalista sembra volerne addossare l'"enorme" responsabilità alla figura del Sindaco Marino e della Giunta. A noi sembra un passaggio professionale un po' infantile. 
Nulla dice invece Menicucci sul fatto che Tronca si sia avvalso del lavoro della Giunta Marino riguardo la mappatura del patrimonio mobiliare della città di Roma che è stata messa online nel marzo 2015 sul sito del Comune di Roma. 
Inoltre nulla dice Menicucci sul fatto che, con la collaborazione del vice sindaco Nieri e dell'assessore Cattoi, a piazza Giovanni da Verrazzano, il Sindaco Marino abbia aperto la "Casa della città" dove qualunque cittadino ha la possibilità di vedere a chi appartiene ogni edificio e come è gestito. 
Ernesto Menicucci omette di scrivere che la Giunta Marino, con l'assessore Danese, ha messo sotto la lente di ingrandimento i redditi e i patrimoni degli inquilini delle case ATER ed ERP ed è grazie a questo che il subcommissario Vaccaro ha potuto procedere a decine di sgomberi.
L'operazione di Menicucci e del Corriere della Sera è quindi, a nostro avviso, di evidente disinformazione tendente a disorientare l'opinione pubblica nell'imminenza delle elezioni amministrative. 
Ulteriore conferma è la circostanza in cui "Affittopoli" viene fatta apparire come "scandalo scoop" del momento e non si scrive chiaro e tondo che non c'è nulla di nuovo sotto il sole perchè era già scandalo negli anni 90, e negli anni 2000, durante le consiliature Rutelli e Veltroni  le quali non hanno fatto ciò che ha iniziato a fare Marino e da cui il commissario Tronca astutamente prende meriti non suoi.
Riteniamo che di questa faziosità e disinformazione dovrebbe occuparsene l'Ordine dei Giornalisti  aprendo un'istruttoria nei confronti dell'autore di questi articoli a nostro avviso indecenti e deontologicamente riprovevoli. 


Il Marziano libero blogger




martedì 2 febbraio 2016

PD in Tribunale per la vicenda del notaio?

Nel gruppo facebook dei sostenitori di Ignazio Marino si fa strada l'idea di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per la vicenda relativa alla destituzione forzata del Sindaco a seguito delle dimissioni notarili di 26 consiglieri.
Questo è la Bozza che è stata sottoposta agli iscritti:

PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA
I sottoscritti, tutti i cittadini italiani, abitanti in Roma ed iscritti nelle liste elettorali del Comune di Roma espongono quanto segue:
a) In data 12/10/2015, il Sindaco Ignazio Marino (legittimamente eletto con il 63,9% dei voti), dinanzi alla progressiva campagna di delegittimazione a mezzo stampa orchestrata dai poteri politici sia dell’opposizione sia della maggioranza, decideva di rassegnare le dimissioni come previsto dall’art. 44 del Regolamento del Comune di Roma; in attesa di un chiarimento politico e giudiziario franco e senza condizionamenti derivanti dalla sua carica.
b)La norma suddetta prevede esplicitamente che le dimissioni del Sindaco siano efficaci decorsi giorni venti da quando vengono rassegnate, periodo nel quale esse possono essere revocate (prassi generalmente e ordinariamente attuata nelle crisi amministrative dei Comuni italiani) al fine di valutare con le forze di maggioranza politica emerse dalle elezioni il permanere di un rapporto di fiducia nella coalizione nei confronti del Sindaco eletto.
c) Pertanto, in data 30/10/2015 (e dunque entro il termine previsto dal richiamato articolo del regolamento comunale), il Sindaco Ignazio Marino, chiarita la sua posizione dinanzi agli organi giudiziari, decideva di ritirare le dimissioni e rinviava espressamente i consiglieri comunali ad una discussione in Consiglio comunale, chiedendo al Presidente del Consiglio comunale stesso di procedere alla apposita convocazione della massima assise civica.
d) Sempre il 30/10/2015, immediatamente dopo aver saputo della revoca delle dimissioni da parte del Sindaco, il Commissario del Partito Democratico capitolino, Matteo Orfini, senza consultare gli organi del circolo romano del medesimo partito e senza che si tenesse alcuna discussione all’interno del partito stesso, annunciava che tutti i 19 consiglieri comunali del Partito Democratico avrebbero rassegnato contestualmente le dimissioni e chiedeva ad un congruo numero di consiglieri comunali appartenenti ad altre rappresentanze politiche, anche dell’opposizi0ne, di rassegnare a loro volta le dimissioni al fine di provocare lo scioglimento del Consiglio comunale a mente dell’art. 141 del TU Enti Locali. E in effetti lo stesso giorno, a serata inoltrata, si arrivava alla formalizzazione delle dimissioni di 26 consiglieri comunali: i 19 eletti nelle liste del Partito Democratico ed in più: Daniele Parrucci di Centro democratico e Svetlana Celli della Lista civica Marino, nonché, tra gli e appartenenti a liste dell’opposizione: Roberto Cantiani (Ncd), i fittiani lgnazio Cozzoli e Francesca Barbato (Conservatori riformisti), e il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato, e il medesimo Alfio Marchini,
e)Tali 26 componenti hanno rassegnato le dimissioni contestualmente provocando in tal modo lo scioglimento del Consiglio comunale ai sensi e per gli effetti dell’art. 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico sugli Enti Locali).
f) Ciò che preme evidenziare è che al fine di ottenere il consenso alle dimissioni da parte di tutti o alcuni dei suddetti 26 consiglieri si sarebbero esercitate illecite pressioni in particolare con la minaccia di “non venir più ricandidati nelle liste del Partito Democratico” .
g) ln particolare secondo alcuni articoli di stampa riportati sul quotidiano on line Huftington sarebbe avvenuto quanto segue (edizione del 25/10/2015 Gabriella Cerami gabriella.cerami@huffingtonpost.it) :
“…l più convinti sostenitori di Marino restano i consiglieri dei Municipi. “Orfini ci ha ricattato. Quando lo abbiamo incontrato – racconta Valter Mastrangeli, consigliere del VI municipio – ci ha detto di sfiduciare il presidente altrimenti non saremmo più stati ricandidati ,… ” http://www.huffingtonpost.it/2015: 1O/25/marino-dimissìoni-piazza-·consiglieri_n_838S272.html; nella edizione del 29 ottobre: post: (Alessandro.de.angelis@huffingtonpost.it) sotto il titolo Orfini ai consiglieri: “Non avete capito: se non seguite il partito niente ricandidatura”. Marino pensa al bluff e va avanti TESTO: “Al Nazareno si sentono le urla. Matteo Orfini categorico: “Forse qua non ci siamo capiti. Chi non segue le indicazioni del partito non sarà ricandidato”. Di Fonte, i consiglieri comunali del Pd. Discussione accesa. Perché non tutti i 19 si vogliono dimettere. Al Campidoglio, Ignazio Marino è gasato. Convinto che il tentativo fallirà: “Non ce la fanno a raggiungere quota 25 senza la destra. E se non ce la fanno inizia tutta un ’altra partita”. Spiegazione, per i non addetti ai lavori: Orfini, a questo punto, vuole evitare che Marino possa arrivare in aula, Per farlo, occorre che si dimetta in blocco la maggioranza del consiglio, 25 consiglieri. ”
h) Ebbene, considerate tali circostanze e tenuto conto delle dichiarazioni attribuite dalla stampa ai consigliere del VI Municipio Valter Mastrangeli si chiede che la Procura della Repubblica svolga indagini al fine di verificare la fondatezza delle notizie qui riportate e, in caso positivo, al fine di accertare se nei fatti così come verificatisi ricorra la violazione delle prerogative di autonomia e di autodeterminazione dei consiglieri comunali e conseguentemente del Consiglio comunale di Roma.
La verifica qui richiesta si impone a tutela dei diritti politici degli elettori e degli eletti a mente dell‘art. 294 c.p., tenuto conto che la prospettazione ai consiglieri comunali di una loro mancata ricandidatura nel caso in cui non avessero rassegnato le dimissioni è circostanza che, se accertata, meriterà senz’altro di essere apprezzata quale minaccia di male ingiusto perchè tesa ad impedire ai consiglieri stessi la libera manifestazione del loro pensiero ed il libero esercizio del mandato ricevuto dagli elettori.
                          Con Osservanza
Roma,li                FIRMA