Un gruppo di iscritti a SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) ha scritto una lettera aperta a Marino.
Le modalità e i contenuti di tale missiva pubblica rendono l'iniziativa un po' scorretta e anche un po' autolesionistica rispetto allo stesso partito di Sinistra Ecologia e Libertà..
Mentre si sta cercando di creare un fronte civico vasto che possa raccogliere un grande consenso nella città.
Mentre i rappresentanti nazionali e locali di SEL stanno faticosamente cercando, con Marino, Fassina, Bray e altri, le migliori soluzioni per andare con forza all'appuntamento elettorale.
Mentre si lavora su questo, un gruppo di consiglieri municipali, assieme alla consigliera comunale Azuni, rifila ai media un avventuristico e irrazionale invito a Ignazio Marino a fare un passo indietro.
Motivazione? Occorra una discontinuità. Con chi? Con che cosa?
Se il candidato Sindaco Marino e una lista civica potrà essere votato da tanti romani sarà proprio per il carattere di discontinuità della sua Giunta con i consociativismi e con le mafie del passato.
Tutti coloro che governeranno Roma dovranno fare i conti con certi dirigenti e funzionari corrotti. Far fronte al sistema interno compromesso non si può chiamare "atteggiamento antisindacale" ma "atteggiamento anticorruttela"
E' indubbio che l'inizio della consiliatura Marino abbia coinciso con uno scandalo internazionale chiamato "Mondo di Mezzo" di origini temporali non proprio recenti e con un disavanzo di bilancio di quasi un miliardo di euro.
E' indubbio che una schiera di centinaia di raccomandati, operatori e dirigenti, assunti da una parte politica ha tentato di boicottare servizi pubblici importanti del Comune di Roma per fini elettoralistici.
Si sono mossi come un carro armato una serie di lobby del cemento e della carta stampata, con un Presidente del Consiglio silenzioso che ha fatto per un anno il "pesce in barile".
Nonostante tutto questa tempesta politica e giudiziaria, il Sindaco Marino è riuscito con i suoi assessori migliori a portare a casa innovazioni importanti su ambiente, finanza, trasparenza e demanio pubblico.
Certo, il programma politico per Roma relativo alla tutela del patrimonio comunale, degli asili nido pubblici e del Terzo Settore va rivisitato con tutta la nuova squadra e ci sarà sicuramente bisogno di un confronto politico corretto e leale.
Ma questa lettera di iscritti di SEL appare un errore madornale.
Una miopia politica evidente che non riesce a vedere oltre lo schema identitario aggrappato ad un baricentro perdente. Sono errori che nel passato hanno reso alcune formazioni politiche della sinistra una residuale testimonianza elettorale.
La domanda è: Come si fa a non riconoscere nella figura del Sindaco Marino una possibilità concreta di riscatto della cittadinanza dal velleitarismo fagocitante dei partiti?
Come si fa a non vedere in Ignazio Marino la giusta calamita che potrebbe recuperare migliaia di astensionisti e tanti voti di protesta altrimenti orientati verso i 5stelle?
Fatta questa riflessione, invitiamo i leader di SEL, Fratoianni, Vendola, Smeriglio e Cento, a evitare il frondismo della lettera aperta, certamente scritta in buona fede, e ad aprire un dibattito interno a Sel per ridiscutere le strategie mediatiche e politiche per creare le giuste sintonie elettorali con Ignazio Marino.
Il Marziano Libero Blogger
Incredibile il contrasto delle affermazioni di ieri di CANTONE e quelle che si leggono nella lettera dei consiglieri SEL. QUI SOLO LA CARTA PUÒ FARE CHIAREZZA. POSTARE SUBITO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CUI SI È IN POSSESSO PER LA VERITÀ SULL'OPERATO DI MARINO.
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