mercoledì 9 marzo 2016

I #GIOCHETTI DI #GIACHETTI

Passi pure che il candidato renziano Giachetti, con un piede in due scarpe (Parlamento e Campidoglio), sia andato a fare visita alla tomba del Sindaco Luigi Petroselli.
Ci sembra strano perché tra i banchi dell'opposizione al Sindaco Petroselli c'era proprio il Partito di Giachetti (Radicale) che allora aveva un consigliere agguerrito come Angiolo Bandinelli.
Passi pure che il candidato PD Giachetti sia andato a fare visita al radicale Marco Pannella, nonostante i suoi ex compagni radicali, dopo un travagliato giro di giostra in Parlamento ospiti nelle liste del PD, sono stati successivamente respinti e ostracizzati proprio dall'attuale partito di Giachetti.
Qualora fosse fondato quanto scrive l'on. Fassina sul suo profilo fb, quello che non si potrebbe sopportare del candidato Giachetti, perché scadrebbe nel ridicolo e punterebbe sulla creduloneria popolare con offesa all'intelligenza dei cittadini, sarebbe l'aver vantato sulla stampa l'impegno del Presidente del Consiglio a concedere a Roma la flessibilità sul debito, il prolungamento della metro a Casal Monastero e il prolungamento del Piano Sicurezza oltre il Giubileo (vedi sul merito della questione il commento di Fassina riportato in calce). *
Che si vorrebbe far pensare all'elettorato? Che se viene eletto Giachetti il Presidente del Consiglio apre i cordoni della borsa e "copre d'oro" la Capitale? 
E quindi, di conseguenza, dovremmo pensare che se gli elettori scelgono un candidato diverso da Giachetti, Roma ritornerà a dover mendicare come ai tempi del sindaco Marino?
Ricordiamo bene quanto ha detto il Sindaco silurato dal suo partito: Renzi ha staccato la comunicazione con il Primo cittadino di Roma per un intero anno ed ha aperto il portafoglio del governo solo dopo l'arrivo del Commissario Tronca.

Se questa ipotesi di due pesi e due misure del governo, a fini elettorali, fosse fondata potremmo dire che la partita sarebbe truccata e che l'intera campagna elettorale sarebbe solo una farsa visto l'eventuale abuso di potere del Presidente del Consiglio.
Ad essa, si aggiungerebbe la scorrettezza del candidato Giachetti che mostrerebbe così di usare Palazzo Chigi per farsi votare.

Lanciamo questa riflessione in "Rete" perchè tutti coloro che la leggeranno possano farsi un'idea più completa di quanto si sia consumato in Campidoglio nell'ultimo anno: macchina del fango contro la Giunta Marino e i suoi assessori, recenti primarie ipocrite semideserte con quasi 3000 schede stranamente bianche a Roma e con ipotetico mercimonio a Napoli.
E ora un capo di governo che entrerebbe a gamba tesa per dare un vantaggio al suo pupillo.

Il Marziano Libero blogger

*IL COMMENTO DI STEFANO FASSINA SUL SUO PROFILO FB
"Sono preoccupanti le affermazioni di Roberto Giachetti, oggi a un quotidiano romano. Prospettano una grave violazione dei compiti istituzionali del Presidente del Consiglio. Giachetti ci comunica che ha ottenuto, evidentemente in via riservata, l'impegno del Governo su tre "cose": il prolungamento della Metro B fino a Casal Monastero, flessibilità nella gestione del debito storico del Comune di Roma e continuazione del piano sicurezza dopo la conclusione del Giubileo. Sono tre "cose" necessarie per Roma. Sono tre impegni che da mesi noi continuiamo a chiedere al Governo. Lo abbiamo fatto anche attraverso interrogazioni parlamentari, ma senza ottenere risposte. È urgente un chiarimento: l'impegno assunto dal Governo con Giachetti vale solo in caso di vittoria di Giachetti? In caso i romani scegliessero un altro sindaco, varrebbero comunque? Oppure, il Presidente del Consiglio continuerebbe a utilizzare il bilancio dello Stato a seconda delle sue convenienze politiche, come ha fatto per far cadere Marino? Sarebbe un comportamento inaccettabile. Chiediamo al Governo di chiarire in Parlamento che gli impegni presi con Giachetti valgono nei confronti di Roma chiunque ne diventi Sindaco. A tal fine, presenteremo oggi stesso un'interrogazione parlamentare"

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