Gentile Massimo Bordin,
come lei certamente saprà, la sua rassegna stampa è molto seguita per la sua capacità di leggere con grande professionalità i giornali del mattino e di sviscerare e commentare senza faziosità le notizie.
Ogni giorno offre agli ascoltatori la possibilità di riflettere e farsi un'idea non superficiale degli avvenimenti politici.
Ma, sinceramente, questa mattina siamo rimasti delusi dalla sua lettura a nostro avviso un po' superficiale, dell'argomento "Cantone" su "la Stampa".
Si è limitato a liquidare come non giuste le obiezioni di Ignazio Marino sul contenuto del rapporto del Presidente Anac.
Ed ha motivato questa sua valutazione con il fatto che anche qualche esponente della Giunta Marino sia finito nel processo Mafia Capitale.
Con questo suo giudizio, pur legittimo, ha orientato gli ascoltatori verso una sostanziale continuità della Giunta Marino rispetto a quella di Alemanno come se le responsabilità di un sindaco che ha governato 5 anni fosse la stessa di un sindaco che si era appena insediato.
Con questo veloce passaggio ci sembra che Lei abbia evitato di entrare nel merito del Rapporto di Cantone e nel merito della collaborazione tra Cantone e Sabella e tra Cantone e Marino.
Cantone non dice cose false, il fatto fuorviante è la scelta dell'intervallo temporale di analisi, la "forzatura" della cronologia che, "innocentemente", vuole indicare all'opinione pubblica un piano di continuità della Giunta Alemanno con la Giunta Marino appena insediata.
Si trascura evidentemente di tracciare quel triennio inserendolo in un contesto burocratico criminoide ultradecennale e si trascura di descrivere quanto di nuovo è accaduto dopo, quando Sabella e Marino hanno fatto calare le spese per affidamenti di "somma urgenza" da 100 milioni a soli 3 milioni di euro.
E' ovvio che Marino non poteva dal primo giorno sospendere tutti i servizi affidati impropriamente nè rifare in un giorno gare aperte per tutto (chi lavora sulle gare pubbliche sa che ci vuole circa un anno, salvo contenziosi, per completare l'iter a partire da quando già si hanno le idee chiare sull'oggetto della fornitura).
Quando, per esempio, Sabella fece sospendere tutte le gare per il servizio giardini ci sono state forti ripercussioni sulla cura del verde.
Marino viene eletto, si rende rapidamente conto di quale verminaio è la macchina comunale e si dà subito da fare per cambiare. Chiama la Guardia di Finanza e "apre tutte le porte" al Procuratore Generale Pignatone.
Ma non può bloccare tutto di colpo in attesa del risanamento, ci sono tra i piedi i personaggi imposti, ogni atto di Marino e dei "suoi" assessori è passato al setaccio e presentato in modo distorto e - soprattutto - dentro la macchina comunale a tutti i livelli ci sono personaggi corrotti e collusi che sabotano (vedi i testi di delibere e ordinanze "corretti" in modo da renderli facilmente impugnabile o inefficaci) e fanno affari con buone coperture politiche.
Qui si vede la differenza tra Marino, che è il solito "marziano" estraneo e nemico al malaffare, e altri sindaci che lo hanno preceduto.
Dal libro di Sabella, dalle inchieste che stanno emergendo una cosa sembra assodata e chiara: il malaffare in Campidoglio ha radici antiche, cui non sono estranee le amministrazioni che hanno governato decenni prima.
Un esempio: Il "mr. Hyde" venuto fuori nel 2014 che lavorava 10 anni prima, come dr. Jekyll, nel Gabinetto del Sindaco Veltroni, fa sospettare un'inquietante realtà sotterranea di origine ignota che ci riporta al "Mito della Caverna" di Platone.
E oggi un altro Capo di Gabinetto, di una consiliatura precedente a quella di Veltroni si candida alla carica di Sindaco della Capitale.
Noi siamo convinti, gentile dr. Bordin, che l'"Endorsement" di Emma Bonino verso Giachetti e il successivo incontro di Riccardo Magi con Giachetti, non abbiano nulla a che fare con la valutazione odierna che ha fatto nei confronti del Sindaco Marino dai microfoni di Radio radicale.
Conosciamo la sua onestà intellettuale che Le è stata "universalmente" riconosciuta, sia come direttore di Radio Radicale e sia come grande professionista dell'Informazione nel panorama politico italiano.
Per questi motivi confidiamo in un suo maggiore approfondimento dell'argomento per le prossime trasmissioni di "Stampa e Regime".
Voglia intanto gradire i nostri migliori saluti.
Il Marziano, libero blogger
Inoltre nessuno ha sottolineatomche per la sua relazione Cantone ha preso,in esame l'ultimo anno ammin. Alemanno e primo anno amm. Marino, che a mio avviso,è una comparaziosa tendeziosa. Nel primo anno Marino aveva ereditato un giunta senza bilancio, ma il secondo anno quando finalmente il bilancio,è,stato approvato,gli affidamenti diretti sono diminuiti del 95%. Ma Cantone si guarda bene dal diffondere questo,dato
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