mercoledì 16 marzo 2016

QUELLO CHE CANTONE NON HA DETTO...

Non ricordiamo se sia stato proprio il dott. Cantone a parlare di anticorpi contro la corruzione e a fare una distinzione tra Milano e Roma.
Quella dichiarazione è stata definita ingenerosamente da alcune testate giornalistiche una "cantonata".
E nulla rileva il fatto che ieri altri 4 giudici tributari di Milano siano stati arrestati.
Così come riteniamo fisiologici gli scandali della Sanità e gli altri arresti "eccellenti" a Milano.
Non è nostra intenzione dire che Milano abbia meno anticorpi di Roma.
Ma un dato oggettivo lo abbiamo nelle inchieste degli anni scorsi della Procura di Milano che avevano già fatto emergere quanto il rischio corruzione e mafia attraversi quasi tutta la penisola.
Se poi volessimo inserire come fattore criminoide il comportamento di alcune Banche Toscane allora il quadro degli anticorpi sarebbe ancora più completo e chiaro.
Ci preme solo fare un appunto al rapporto su Roma fatto dal Magistrato Anticorruzione, persona che stimiamo e della cui attività il paese ha grande bisogno.
Come comuni cittadini, avevamo già capito dall'inchiesta Pignatone e dalla rimozione di manager e dirigenti effettuate dal Sindaco Marino, che Roma avesse un problema di inquinamento clientelare-criminale nelle relazioni tra burocrati capitolini e imprenditori. e che molti servizi pubblici fossero allo sbando per questo motivo.
Ma non avremmo mai pensato che a quel sistema di corruzione e concussione e a quel brutta fotografia della città,  il Presidente Anac scandisse un confine temporale 2012-2014, senza ipotizzare un "prima" e senza parlare del "dopo", e cioé di quanto ha fatto con Ignazio Marino e con Alfonso Sabella nel 2015 (un protocollo sulla vigilanza collaborativa e la firma su un regolamento sugli appalti per il Giubileo).
Infatti le analisi approfondite di due autorevoli assessori della Giunta Marino, il prof. Giovanni Caudo (Urbanistica) e del magistrato dr. Alfonso Sabella (Legalità e Trasparenza), hanno fatto capire chiaramente che il sistema mafio-clientelare di Roma proviene da molto prima del 2012, quando chi ha governato la città, a differenza del Sindaco Marino,  ha messo evidentemente la testa sotto la sabbia.
Ci permetta quindi il dr. Cantone di esprimere qualche perplessità sulla tempistica:
Nel pieno di una campagna elettorale una dichiarazione alla stampa su un rapporto anticorruzione che riguarda Roma ha un peso in termini di potenziale condizionamento dell'elettorato se non tiene conto di una panoramica storica più precisa e se non tiene conto della tempistica che occorre ad un'amministrazione neoeletta per poter conoscere lo status quo, deliberare e applicare le norme. 
Ad esempio, la chiusura di Malagrotta, il successivo arresto del gestore, il blocco del piano edilizio di housing sociale, l'abbattimento del lungomuro di Ostia dimostrano che "il vento stava cambiando" in maniera sostanziale e, a nostro avviso, forze oscure lo hanno voluto interrompere (ipotesi nostra).
Siamo certi che un profilo alto e indispensabile di una tale carica istituzionale neutrale e apartitica come quella del dr. Cantone non abbia, neanche lontanamente, voluto sconfinare e non interferirá mai  con la competizione politica per le elezioni amministrative romane.

Il Marziano libero Blogger 

2 commenti:

  1. CANTONE farebbe bene, anzi benissimo a specificare che MARINO stava facendo pulizia. Con quanto da lui dichiarato ieri, Cantone rischia di perdere credibilità. Peccato brutta scivolata.

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  2. Anche Cantone ... tiene famiglia . Mafia Capitale hanno paura anche di menzionarla ... Solo i Cittadini Romani possono ristabilire un governo della città che tagli le gambe e le mani a Mafia Capitale !

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