giovedì 25 febbraio 2016

IL "PIOMBO" ELETTORALE CONTRO MARINO

Stamattina "il Tempo", giornale del costruttore indagato per tangenti a funzionari e dipendenti del Comune di Roma, ha "sparato" per il secondo giorno di seguito una  lenzuolata di piombo contro Ignazio Marino. Notizia di prima pagina e  le prime due intere pagine tutte dedicate alla stessa identica notizia di ieri: in 28 mesi di consiliatura, circa 800 giorni,  56 cene di Marino  al ristorante.
Fa accapponare la pelle il fatto che "il Tempo" pubblichi fino alla nausea l'indagine sugli scontrini di Marino e non scriva a tutta pagina i guai giudiziari del gruppo imprenditoriale Bonifaci, aggravati dal recente rinvenimento di un "libro mastro". L'accanimento contro Marino (e contro Caudo il Messaggero) da parte di giornali di proprietà  di costruttori per un'indagine su 12mila euro di scontrini, tutta ancora da dibattere, fa capire quanto timore ci possa essere nella categoria dei palazzinari per una ricandidatura di Marino.
Anche il Corriere della Sera con Ernesto Menicucci sembra gioire per una chiusura indagini sugli scontrini come se questa chiusura fosse già una sentenza di terzo grado. Perde il pelo ma non il vizio il "Corriere della Sera" che, in passato, non ha mai smesso di attaccare il sindaco De Magistris per una condanna in primo grado, plaudendo alla sua destituzione.
Il Corriere della sera ha poi preso una "bella craniata" dovendo ingoiare l'assoluzione di De Magistris e il suo ritorno in carica.
Infangare un Sindaco sulla sua nota spese per i pasti, ad indagini aperte e senza ancora nessun dibattimento e nessuna sentenza, travalica, a nostro avviso, ogni confine deontologico della professione giornalistica.
A nostro avviso, é disinformazione premeditata a danno dei lettori cercare di far passare nel dimenticatoio le enormi risorse economiche, ottenute grazie all'impegno di Marino e della sua Giunta, per la rinascita del Teatro dell'Opera di Roma: 1 milione di euro donati a Roma dall'imprenditore malese Francis Yeoh Tan Sri.
E', a nostro avviso, disinformazione premeditata a fini elettorali, da parte di questi quotidiani, non ricordare ai lettori che dopo 23 anni dall'ultimo restauro, durante la Giunta Marino, la Maison di moda Fendi ha impiegato  2 milioni e 180mila euro, ha iniziato e finito il restauro della Fontana di Trevi.
Questi giornali non scrivono, e quindi nascondono ai propri lettori, il grande attivismo di Marino nel tentare di ottenere dal Kuwait un contributo di 5 milioni di euro per l'ulteriore valorizzazione del Colosseo.
Riteniamo grottesco questo continuo "Sparare piombo" su 12mila euro di scontrini tutti da verificare in un adeguato dibattimento, e ignorare completamente le relazioni nazionali e internazionali che il Sindaco Marino aveva iniziato a mettere in piedi per fare di Roma uno dei maggiori centri di turismo culturale del mondo.

Noi confidiamo nei cittadini e nella loro capacità di reagire ad un'informazione distorta che cerca di condizionare dolosamente il voto con notizie fasulle.
La civiltà di un paese si basa anche sulla qualità dei suoi organi d'informazione, che dovrebbero essere liberi e indipendenti da interessi lobbistici, imprenditoriali, partitici e massonici.

Il Marziano libero blogger

1 commento:

  1. Serve una legge per il conflitto di interessi nell'editoria. Fuori i palazzinari, le lobbies e la finanza dall'informazione! Sto raccogliendo adesioni per chi vuole contribuire a lanciare in grande stile una petizione su chenage: scrivetemi a avv.sgarella@gmail.com

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