domenica 13 dicembre 2015

Il Prefetto fa campagna elettorale contro Marino?

                                                                                                                        
Si erge a giudice e tira le sue conclusioni sulla vicenda del Piano di zona B49. 
Secondo Gabrielli, che giorni fa ha incontrato gli abitanti di Piansaccoccia (quartiere della via Braccianese), sulle case vendute dalle coop edilizie ad un prezzo molto più alto di quello previsto per legge e sulla mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione a carico dei costruttori  "..ci sono chiarissime responsabilità omissive dell'amministrazione comunale....." dice Gabrielli: "l'amministrazione comunale ha mancato di attivare gli strumenti specifici forniti dalle legge, tra i quali rientra la revoca delle concessioni".
Fa certamente impressione un Prefetto, nominato dal governo Renzi,  che parla contro l'amministrazione comunale di cui è stato "badante" per alcuni mesi.
Non stupisce, invece, il solito "Corriere della Sera", che non scrive una riga sull'Assemblea pubblica con Marino al Teatro San Genesio, mentre dedica oggi quasi mezza pagina alle accuse del Prefetto.
L'utilizzo del tema speculazioni edilizie per indirizzare responsabilità contro l'amministrazione (di cui era sindaco Marino ndr) appare un po' pretestuoso e intriso di un'esplicita politicizzazione, visto che è ancora in ballo una candidatura Marino nella corsa per il Campidoglio.
Ma veniamo al merito delle accuse di Gabrielli.
1) La questione delle case di edilizia agevolata che vengono vendute a costi di mercato, invece che a prezzi agevolati è, a parere di chi scrive, una questione vecchia quanto il "cucco", che attraversa tutte le giunte degli ultimi 30 anni. .
Dovrebbe essere inoltre questione abbastanza nota agli addetti ai lavori, e lamentata nelle consiliature precedenti dallo stesso Municipio XIV, il fatto che gli oneri concessori versati dai costruttori per una zona della città venivano spesso impiegati dal Comune per sistemare zone diverse.
Non dovrebbe neanche sfuggire la vicenda di tante coop fallite o di quei costruttori arrestati e condannati per bancarotta fraudolenta, malversazioni o per aver fatto sparire centinaia di milioni di euro. Ci sono ancora cantieri sequestrati da anni in giro per la città. 
Se poi volessimo andare a scavare dove è nato il piano di zona B49, con la consiliatura Veltroni, scopriremmo che il Piano Regolatore Urbanistico di quegli anni e il conseguente progetto di edificazione residenziale a Piansaccoccia ha completamente ignorato la perizia medico scientifica disposta dal Tribunale di Roma sull'aumento dei casi di leucemia e tumori nelle aree limitrofe a Santa Maria di Galeria e a Santa Rosa.
Secondo quella perizia forense, fatta da un collegio medico di alto livello, esisteva un nesso evidente tra le emissioni elettromagnetiche dei ripetitori di Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria e dei ripetitori della Marina Militare di Santa Rosa e l'alta incidenza di leucemie e tumori tra la popolazione residente.  
Quel tipo di Piano Regolatore, con le conseguenti concessioni di edilizia residenziale in quell'area, ad avviso di chi scrive, è stato un atto politico irresponsabile.
Ma è paradossale che in un periodo come questo, turbato da un suicidio causato dalle banche con parentele governative, un Prefetto, nominato per la supervisione degli eventi giubilari, trovi il tempo di andare tra gli abitanti di Piansaccoccia per colpevolizzare pubblicamente sui giornali un'amministrazione comunale eletta dal 64% degli elettori romani e "troncata" prematuramente in maniera illegale e selvaggia nel chiuso di una stanza notarile.

Il Marziano Libero Blogger


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