martedì 29 dicembre 2015

Le minacce contro Marino potrebbero aumentare?

foto esemplificativa scelta a caso da google 
La Replica di Ignazio Marino alla Conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Matteo Renzi non si è fatta attendere:
"Leggo che Renzi ha abbandonato la sciagurata idea di rinviare le elezioni a Roma. E' una grande vittoria. Il rinvio sarebbe stato l'ennesimo inaccettabile abuso contro la città, contro la politica e contro la democrazia.
Il presidente del Consiglio dice anche che il prossimo sindaco farà meglio di me. Io sono sicuro che se il sindaco che gli elettori sceglieranno non sarà l'espressione delle lobby, se avrà l'appoggio leale e non l'ostilità mascherata del governo, se il governo stesso non ostacolerà il sindaco eletto nel contrasto ai potentati che impediscono da anni il risanamento, lo sviluppo e la crescita culturale e morale di Roma, quel sindaco farà un ottimo lavoro."
In queste modalità comunicative constatiamo una certa differenza di stile tra Matteo Renzi e Ignazio Marino. Renzi sta perdendo il senso della misura nell'esercizio del potere. Non riesce più a distinguere il suo ruolo di presidente del Consiglio da quello di tifoso della Fiorentina.

Il Settimanale l'Espresso ha scritto: "L'ex sindaco preoccupa palazzo Chigi... il Partito democratico non ha neanche un candidato in pista per le comunali".
La scelta di commissariare Roma, attraverso la "fiction" del notaio, si sta rivelando una colossale mistificazione governativa per colpire un uomo onesto, non allineato alla scuderia di partito e delle lobby che hanno spadroneggiato per decenni nella Capitale.
Una dietro l'altra, le decisioni adottate dall'emissario di governo si stanno rivelando una "bufala" (termine usato oggi dallo stesso Corriere della Sera). 
E diciamocelo con chiarezza: il Sindaco Marino non sarebbe incorso in queste ingenuità del Commissario Tronca, e ne elenchiamo di seguito una parte: 
1) Non ha saputo prevenire gli effetti di un lungo blocco selvaggio della TPL a Roma nord  e Roma est;
2) Non ha saputo prevenire uno sciopero dei trasporti indetto dal sindacato "cambia-menti" in coincidenza con l'ordinanza della limitazione del traffico privato;
3) Si è mostrato indeciso sul Concertone di Capodanno. Due settimane fa, in assenza di eventi programmati, il Comando della Polizia Municipale ha accolto le richieste di ferie per il 50% degli agenti (fonte Anaspol). Adesso il corpo è rimasto spiazzato di fronte al ripensamento e questo sta causando nei mass media ingiusti sospetti di possibile assenteismo dei vigili. 
4) Non ha saputo decidere con determinazione il blocco totale del traffico come Milano e ha prodotto di conseguenza il caos più totale : solo 180 multe su 1600 veicoli controllati (con targa dispari?) (fonte corsera). 
5) Una bufala anche il biglietto giornaliero ecobit da euro 1,50 dovuta sia alla scarsa informazione, sia al mancato aggiornamento elettronico dei tornelli che hanno respinto gran parte dei volenterosi utenti. Il tutto aggravato dall'assenza di personale che il Comune aveva comunque garantito (fonte corsera).

Insomma, lo sfregio fatto agli elettori romani con l'"accoltellamento" di Marino si è rivelato un'ingegneristica carognata (messa in atto dal cosiddetto futuristico "Partito della Nazione" col sostanziale benestare dei consiglieri 5Stelle mossi da identico obiettivo) coadiuvata da stampa e televisioni compiacenti.
Ad avviso di chi scrive, la rinnovata partecipazione di Ignazio Marino alle elezioni per il Campidoglio spaventa non solo il PD, ma anche quelle organizzazioni criminali che, con le loro ripetute minacce, hanno indotto le Autorità prefettizie a proteggerlo con la scorta.

Questi misteriosi potentati dovranno adesso trovare un altro modo per impedirgli di candidarsi.
Con la macchina del fango, finalizzata alla manipolazione del consenso, non ci sono riusciti, anzi, sembra si sia rivelata un boomerang in termini di maggiore consapevolezza degli elettori.

Quindi, la domanda sorge spontanea: In vista della ormai imminente campagna elettorale, le Autorità preposte a garantire la sua sicurezza valuteranno l'opportunità del potenziamento della sua scorta? ...Aspettiamo il responso.


Il Marziano, Libero blogger  






domenica 27 dicembre 2015

Ignazio Marino per le strade di Montemario tra saluti e incoraggiamenti

Stamattina, 27 dicembre 2015 alle ore 10.30, il Sindaco Ignazio Marino è comparso a sorpresa sulla collina di Montemario nei pressi del mercato di via Sebastiano Vinci. 
Molti cittadini, venditori ai banchi, frequentatori dell'area commerciale lo hanno potuto salutare di persona, gli hanno stretto la mano, lo hanno incoraggiato a non mollare. 
Qualcuno gli ha offerto un assaggio di porchetta, un altro commerciante, vedendolo passare, ha esclamato: "e non venissero a dire che Marino non viene in mezzo alla gente!" .
Un altro venditore al banco ha chiesto di fare una foto insieme,  mentre una coppia di anziani, visibilmente commossa, ha smesso di guardare la merce per salutarlo e stringergli la mano.  
Dopo 30 minuti di giro tra i banchi del mercato, saluti, scambi di battute, strette di mano, auguri di buon anno, il sindaco Marino, con alcuni Marziani, si è messo in movimento verso la stazione di Montemario ed ha percorso un paio di chilometri di pista ciclopedonale, da via Eugenio Tanzi, attraversando via dei Monfortani.
Due maestre precarie gli si sono avvicinate per salutarlo e aggiornarlo sulla situazione delle graduatorie comunali. 
Una squadra di ciclisti di passaggio lo ha salutato calorosamente porgendogli al volo la mano destra.
Sulla pista ciclopedonale sono stati molti i cittadini che lo hanno ringraziato per quest'opera di parco lineare attesa da molti anni che proprio il sindaco Marino ha inaugurato qualche mese fa. 
"Buongiorno sindaco Marino!" si è sentito gridare dai balconi dei cittadini frontisti che affacciano sulla pista.
Un'intera famigliola in bici si è fermata per fare una foto ricordo. 
Un cittadino, che lo aveva conosciuto come suo paziente in ospedale, ha chiesto di poter fare una foto ricordo col suo
telefonino. 
E, al ritorno, alle ore 12.00 circa, su via dei Monfortani è sopraggiunto il Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta. Ed è stato allora che tutta la comitiva che attorniava Marino ha fatto un selfie di gruppo prima di congedarsi con un caffè al bar. 
E' certamente un evento importante e politicamente significativo questa uscita di Ignazio Marino tra la gente della periferia nord di Roma.
Probabilmente nessun quotidiano o tv scriverà o dirà qualcosa su questa splendida mattinata, anzi, come già accaduto, qualche testata potrebbe tornare sulla storia degli scontrini e
riaccendere i  motori della macchina del fango.
I partiti dopo aver inferto, a colpi di notaio, una grossa ferita alla democrazia nella capitale, cercheranno adesso di coprire, con la complicità di certa stampa, un dato ormai chiaro e inequivocabile: "Il rapporto con la città non si è mai rotto e Ignazio Marino ha molte possibilità di essere eletto nuovamente Sindaco di Roma".

Il Marziano, libero blogger

sabato 26 dicembre 2015

10 domande al Direttore del quotidiano "La Repubblica"


immagine tratta da www.luogocomune.net


Gentile direttore de La Repubblica, al fine di stabilire con i lettori e con l'opinione pubblica un rapporto di correttezza deontologica nell'esercizio dei doveri di informazione, Le rigiriamo le seguenti 10 domande, formulate da Paolo Pepe ( membro del Gruppo "IO STO COL SINDACO IGNAZIO MARINO").
Siamo certi che vogliate darne conto e approfondire, con le vostre risposte, gli argomenti sollevati. 



1) Perché quando il sindaco Marino fu accusato di utilizzare la sua panda per il centro di Roma, invece di enfatizzare acriticamente le accuse, non avete verificato se avesse il permesso di circolare e non avete sottolineato il fatto che, contrariamente a tanti altri, invece di usare un auto blu usava la propria auto?
2) Perché quando nella scorsa primavera ci fu la prima manifestazione in Campidoglio in sostegno del sindaco avete scritto mentendo che i manifestanti erano o parenti del sindaco o dipendenti comunali ?
3) Perché in occasione dei funerali del Casamonica avete taciuto sul fatto che il sindaco Marino non aveva alcuna responsabilità sullo svolgimento del funerale mentre avete omesso di dire che tutte le responsabilità erano del Prefetto?
4) Perché in occasione della seguente manifestazione per la legalità organizzata nella piazza di fronte alla chiesa del funerale, invece di raccontare la cronaca della manifestazione, avete scritto solo di un Marino contestato, quando la piccola e marginale contestazione era stata fatta da una decina di manifestanti per la casa ed esulava dalla manifestazione e non avete scritto una parola sull'intervento appassionato della vostra collega Federica Angeli durante il quale si è registrata una contestazione rumorosa di un gruppetto di Casamonica subito zittita dai manifestanti presenti?
5) Perché avete sparato titoli scandalistici sulle spese per i viaggi del sindaco Marino facendo intendere che si fosse avvalso di Limousine mentre invece aveva semplicemente utilizzato servizi per lo spostamento dalla città all'aeroporto da parte di ditte che si chiamavano limousine ma che utilizzavano auto di normale cilindrata?
6) Perché non avete messo in risalto che spese di rappresentanza di 20.000,00 ( ventimila ) Euro sono una spesa limitatissima per un sindaco di una capitale come Roma?
7) Perché non avete chiesto che anche tutti gli altri sindaci e assessori e presidenti di giunta regionale mettessero a disposizione e quindi pubblicassero le loro spese di rappresentanza come ha fatto Marino ?
8) perché avete quasi sempre taciuto e continuate a tacere tutte le cose realizzate dal sindaco Marino in poco più di due anni ?
9) Perché avete partecipato alla campagna mediatica quotidiana contro il sindaco Marino e avete taciuto della gravità di quanto accaduto con le dimissioni dal notaio dei 26 consiglieri ossia del disprezzo della volontà popolare espressa dagli elettori e delle regole di base della democrazia che legittimavano il sindaco Marino a governare la città per cinque anni?
10) Perché vi crogiolate con la spiegazione che il calo delle vendite del vostro quotidiano dipenda dal fatto che i giovani non comprano più i giornali mentre il calo di vendite di Repubblica potrebbe dipendere da tutte quelle persone di sinistra, di mezza età e oltre, che compravano il giornale fondato da Scalfari e che forse lo hanno abbandonato perché tradite culturalmente, prima ancora che politicamente, e che nella campagna di stampa forsennata contro Marino hanno visto confermato il loro giudizio negativo ?

Attendiamo adesso che la redazione della storica testata giornalistica pubblichi le dieci domande di Paolo Pepe e le relative risposte come fece e pretese da Berlusconi, grazie alle inchieste di D'Avanzo.

venerdì 25 dicembre 2015

Il Commissario Tronca sempre più "alterno" e confuso...

Nonostante le targhe alterne decise da Tronca nei giorni scorsi, 9 centraline su 13 hanno continuato a segnare rosso ( fonte: TgLa7), anzi in 4 zone le microparticelle sono aumentate invece di diminuire, tanto che il Commissario Tronca, in un primo tempo, aveva indotto le agenzie di stampa a scrivere la sua decisione di imitare il Comune di Milano con il blocco totale per le giornate del 28 e 29 dicembre.
Una decisione che Tronca voleva abbinare al cosiddetto "Ecobit", un biglietto giornaliero per muoversi a Roma con i trasporti pubblici al costo di solo euro 1,50.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Legambiente aveva chiesto provvedimenti drastici: ".... si passi ai blocchi del traffico"
Secondo l'associazione ambientalista per curare la Mal'aria di Roma le targhe alterne non
bastano, bisogna passare a blocchi del traffico completi, allargamento immediato della ZTL, rilancio del trasporto pubblico, del car-saring, della ciclabilità. 
Alla fine, però, non sembra abbia prevalso lo spirito di tutela e salvaguardia della salute pubblica, ma sembra abbiano prevalso i mal di pancia di Confcommercio e le osservazioni  dei ragionieri capitolini sull'impatto economico dell'Ecobit  per le casse comunali.

Assistiamo pertanto oggi al "dietrofront" di Tronca che avrebbe deliberato, per le giornate del 28 e 29 dicembre, la disciplina del traffico a targhe alterne.

Ma se questa confusione, alternanza di posizioni, cambio di rotta... smog alle stelle, fossero avvenuti con il sindaco Ignazio Marino cosa avrebbero scritto i giornali e cosa avrebbero detto i teleradiogiornali locali?

Sempre più e sempre meglio i cittadini di Roma possono capire quale barbarie è stata perpetrata dai partiti della "nazione" (PD, Marchini, NCD, CD PdL) ai danni della città con l'abominevole immolazione del capro espiatorio accoltellato 26 volte con un unico mandante.

Il Marziano libero blogger


giovedì 24 dicembre 2015

I Marziani in Movimento fanno gli auguri al Sindaco Marino

Nel cuore di tanti romani Ignazio Marino rimane ancora oggi il Sindaco di Roma Capitale.
Un uomo onesto che ha vinto le primarie ed è stato eletto democraticamente.
I partiti scorretti e corrotti al loro interno, dopo aver lavorato nelle stanze chiuse per evitare il confronto in aula, lo hanno fatto decadere attraverso una modalità mai usata nella storia di Roma.
Lo credevano solo e spacciato ed hanno invece scoperto una valanga di anticorpi civici che gli si è stretta affettuosamente attorno a dispetto di ogni manipolazione mediatica che ha cercato di condizionare il comune sentire dei romani.
Attraverso un'azione di pirateria informatica hanno oscurato il permesso provvisorio della Panda rossa per far scoppiare il Pandagate.
Attraverso uno scandaloso funerale la cui responsabilità piena era del prefetto, hanno cercato di trasformarla in una colpa del sindaco.
Attraverso una domanda falsata (" Il sindaco Marino ha detto che..") hanno usato in maniera delinquenziale l'ingenuità del Papa contro Marino.
Attraverso un'inadeguata organizzazione dei suoi giustificativi senza la sua firma autografa, hanno montato 7 scontrini per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica dal suo grande impegno contro le mafie e le lobbies dei camion bar, degli urtisti, dei balneari, dei
tavolini selvaggi, dei vigili corrotti e degli appalti truccati.

Dopo l'avvento del commissariamento e della squadra di milanesi spostati nella capitale, dopo il ritorno dei camion bar, degli ambulanti abusivi a San Pietro, 8 giorni di blocco selvaggio della TPL a roma nord ed est , il pasticcio delle targhe alterne in contemporanea con lo sciopero del trasporto, molti cittadini hanno iniziato a capire quanta ingiustizia e fango abbia dovuto subire il Sindaco Marino.

Per questi motivi i Marziani in Movimento lo salutano e gli mandano gli auguri con caloroso affetto e riconoscimento di quanto ha fatto per Roma.

Buone Feste al Sindaco Marino e a tutti i Marziani del Gruppone



martedì 15 dicembre 2015

Quei giornali "killer" che "sparano" contro Ignazio Marino

Articolo del 15 dicembre 2015

Ad ogni uscita di Marino in pubblico, per una pura casualità, seguono il giorno dopo articoli che parlano degli scontrini di Marino. Ma non per dire che l'inchiesta sugli scontrini si è chiusa e che un GIP ha deciso il rinvio a giudizio ma solo per poter dire, e poi ripetere ogni volta che Marino potrebbe essere indagato per peculato. "Peculato" è la stessa parola usata da alcuni allineati militanti di circoli del PD per giustificare la necessità dell'atto notarile per buttare giù il Sindaco del loro partito.

Oggi, Il Corriere della Sera dedica giustamente quasi un'intera pagina alla mamma del Ministro Maria Elena Boschi che, nell'intervista, difende e spalleggia la figlia dalle enorme accuse mediatiche e politiche sul presunto conflitto d'interesse.
Il quotidiano si schiera, così facendo, su una posizione garantista rispetto ad un'inchiesta che riguarda enormi quantità di danaro "rubati" dalle banche salvate dal Governo. 
Nulla da eccepire rispetto al garantismo del Corriere che riguarda il Ministro Maria Elena Boschi.

Ma salta agli occhi di qualunque lettore di media cultura la violazione di ogni principio di deontologia professionale da parte del Corriere della Sera nel momento in cui, sfogliando il giornale ed andando più avanti, si legge dell'inchiesta sulle cene di Marino.
Si cita la parola "peculato", si cerca di indurre il lettore a pensare che Marino sia già colpevole di "peculato" un Marino bugiardo, un Marino che avrebbe cenato con la carta del comune senza giustificativi istituzionali, che sarebbe stato abbandonato dai suoi collaboratori. 
E poi si offre al lettore una clamorosa "fuffa", parole come "guardia di finanza", tutte le 30 cene al setaccio, tutti i ristoratori in procura. 
Magari si potrebbe quasi pensare che utilizzeranno macchine della memoria per stimolare il cervello di tutti gli chef e camerieri che hanno servito il vino, per sapere che vino era, che arrosto era quello che hanno mangiato i commensali.
Il piano di mitragliamento contro l'uomo Marino prosegue sul quotidiano Il Messaggero di oggi, il quale ripetendo ancora una volta la questione degli scontrini, come se fosse una notizia nuova, mette altra carne al fuoco scrivendo che ci sarebbe un'altra inchiesta sull'assunzione di alcuni dirigenti e sui loro stipendi che riguarderebbe sia la giunta Alemanno, sia la giunta Marino.
A pensar male a volte ci si azzecca? 
Perché sulle banche che hanno fatto sparire milioni di euro e su una valanga di azionisti truffati con un'inchiesta aperta da poco, si offre giustamente un microfono alla mamma del Ministro Maria Elena Boschi per difendere la figlia mentre, per 7 scontrini da circa mille euro, non si offre un microfono alla moglie o alla figlia di Marino, o a Marino stesso?
E ancora più faziosamente, perché si si inducono i lettori di questi quotidiani a vedere come indizio di colpevolezza il fatto che il capo di Gabinetto dell'ex Sindaco non si occupasse dei giustificativi? L'autore di quelle firme deve essere ancora trovato.  
Noi vorremmo ricordare a questi giornali che l'uomo De Magistris è stato messo alla gogna per due anni e poi è risultato innocente.
Questo comportamento giornalistico non è, ad avviso di chi scrive, corretta informazione ma, vista la coincidenza del periodo pre-elettorale e la scelta di Marino di non ritirarsi a vita privata,  appare un evidente inizio di campagna elettorale travestita da cronaca. 

Il Marziano libero blogger

domenica 13 dicembre 2015

E' nata l'Associazione "ParteCivile", con Ignazio Marino

Segnatevi questa data e questo luogo: 13 dicembre 2015 Città dell'Altra Economia ore 17.00.
E' la storica data e l'ora di nascita dell'Associazione di Promozione Sociale denominata "ParteCivile".
Un vero e proprio miracolo nella Roma che vuole reagire alla grande ferita inferta agli elettori romani dal "Partito del Mandante".
La sala Convegni di Testaccio, più di ieri al Teatro San Genesio, era strapiena, con numerose persone in piedi e, alle 16.30, è arrivato a sorpresa anche il Sindaco Marino accolto da applausi e abbracci.
"Meno male che si era rotto il rapporto con la città" esclama al microfono, tra gli applausi, Piero Filotico uno dei fondatori della neonata Associazione e aggiunge: "Erano anni che non si vedeva una città stringersi al proprio sindaco con tanto calore e affetto, ad un uomo con la schiena dritta contro il tanfo di una politica marcia.
Filotico, nel suo intervento di apertura, ha descritto il percorso che ha portato a scegliere lo strumento associativo. Cita alcuni aneddoti di grandi uomini della Storia come Kennedy,  M.L. King, Montesquieu per spiegare le ragioni  di una chiamata all'impegno civico, alla passione, alla partecipazione, al sacrificio in termini di tempo ed energie, per dare forza alle "idee, alla speranza e all'esempio".
Il Nome ParteCivile.
Piero Filotico spiega che all'origine di questa intuizione c'è la lesione del diritto, c'è il tradimento degli elettori perpetrato con la "troncatura" dell'Amministrazione Marino, eletta con il 64% dei voti.
Cittadini quindi, come Parte Lesa di un misfatto autoritario compiuto dai partiti nel chiuso di una stanza notarile.
Il passaggio successivo conseguente è quello della reazione e della resistenza come ParteCivile in uno storico processo politico e delinquenziale.
Sarà la base per costruire un futuro più pulito ed onesto dove non contano le poltrone e gli interessi personali ma conta il bene comune della città.
Il Manifesto dell'Associazione ParteCivile.
Un documento che viene diffuso alla platea e che reca alla fine queste parole "Noi Andremo Oltre" e inizia con "Noi non siamo indifferenti" "Noi non siamo rassegnati".

Il Sottotitolo Marziani in Movimento
Dopo Piero Filotico ha preso la parola Riccardo Gilli che ha descritto il significato attribuito alla parola "Parte" come qualcosa di non omologante, identitario, associativo, autorevole (senza paura di schierarsi), coesivo (che mette insieme la ricchezza delle diversità).
Il sottotitolo Marziani in Movimento vuole essere continuità armonica con l'esperienza del "Marziano" Marino che ha saputo dare una scintilla etica di rinnovamento all'amministrazione capitolina.

Statuto e Logo dell'Associazione
Un estratto dalla Statuto è stato diffuso in Sala mentre la scelta del Logo è stata rinviata alla fine del mese. E' stato distribuito il testo di un Appello "a tutti i grafici di buona volontà" che invita a fare proposte creative di un Logo da far giungere all'indirizzo email dell'associazione associazionepartecivile@gmail.com entro le ore del 23 dicembre 2015. Una commissione sceglierà la proposta che sarà ritenuta migliore tra tutte quelle pervenute.

Il Nuovo Sito web dell'Associazione ParteCivile
www.partecivile.eu sarà l'indirizzo url della costruenda megapiattaforma web curata da Caterina Lupo e Furio Ortensi. Una carta d'identità con la quale l'associazione si presenterà alla Città e al Paese.
Un sito che collegherà tutte le realtà esistenti come i gruppi facebook da quello principale e quelli dei Municipi, al sito tuttosumarino,com e agli account twitter

La prima Presidente dell'Associazione ParteCivile
Emilia La Nave è stata eletta dai consiglieri fondatori Presidente dell'Associazione ParteCivile.
E' Assessore alle Attività Produttive del II° Municipio ed ha un bel curriculum di studi come ricercatrice presso L'Università La Sapienza di Roma.
Nel suo discorso di insediamento davanti all'Assemblea, Emilia La nave ha richiamato il sentimento comune che ha unito tanti cittadini: "Un sentimento che non è stato solo di rabbia per quello che successo ma anche di voglia di reagire e di far sentire la propria voce perchè venga restituito quello che ci è stato tolto."
Quindi a partire dall'attacco al meccanismo democratico della rappresentanza e al gesto di prepotenza arrivato al cuore delle persone è scattato l'orgoglio di acquisire partecipazione e consapevolezza per essere non più sudditi ma cittadini attivi e padroni di casa della Repubblica italiana.

L'intervento finale di Ignazio Marino qui in video

Il Marziano libero blogger

Il Prefetto fa campagna elettorale contro Marino?

                                                                                                                        
Si erge a giudice e tira le sue conclusioni sulla vicenda del Piano di zona B49. 
Secondo Gabrielli, che giorni fa ha incontrato gli abitanti di Piansaccoccia (quartiere della via Braccianese), sulle case vendute dalle coop edilizie ad un prezzo molto più alto di quello previsto per legge e sulla mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione a carico dei costruttori  "..ci sono chiarissime responsabilità omissive dell'amministrazione comunale....." dice Gabrielli: "l'amministrazione comunale ha mancato di attivare gli strumenti specifici forniti dalle legge, tra i quali rientra la revoca delle concessioni".
Fa certamente impressione un Prefetto, nominato dal governo Renzi,  che parla contro l'amministrazione comunale di cui è stato "badante" per alcuni mesi.
Non stupisce, invece, il solito "Corriere della Sera", che non scrive una riga sull'Assemblea pubblica con Marino al Teatro San Genesio, mentre dedica oggi quasi mezza pagina alle accuse del Prefetto.
L'utilizzo del tema speculazioni edilizie per indirizzare responsabilità contro l'amministrazione (di cui era sindaco Marino ndr) appare un po' pretestuoso e intriso di un'esplicita politicizzazione, visto che è ancora in ballo una candidatura Marino nella corsa per il Campidoglio.
Ma veniamo al merito delle accuse di Gabrielli.
1) La questione delle case di edilizia agevolata che vengono vendute a costi di mercato, invece che a prezzi agevolati è, a parere di chi scrive, una questione vecchia quanto il "cucco", che attraversa tutte le giunte degli ultimi 30 anni. .
Dovrebbe essere inoltre questione abbastanza nota agli addetti ai lavori, e lamentata nelle consiliature precedenti dallo stesso Municipio XIV, il fatto che gli oneri concessori versati dai costruttori per una zona della città venivano spesso impiegati dal Comune per sistemare zone diverse.
Non dovrebbe neanche sfuggire la vicenda di tante coop fallite o di quei costruttori arrestati e condannati per bancarotta fraudolenta, malversazioni o per aver fatto sparire centinaia di milioni di euro. Ci sono ancora cantieri sequestrati da anni in giro per la città. 
Se poi volessimo andare a scavare dove è nato il piano di zona B49, con la consiliatura Veltroni, scopriremmo che il Piano Regolatore Urbanistico di quegli anni e il conseguente progetto di edificazione residenziale a Piansaccoccia ha completamente ignorato la perizia medico scientifica disposta dal Tribunale di Roma sull'aumento dei casi di leucemia e tumori nelle aree limitrofe a Santa Maria di Galeria e a Santa Rosa.
Secondo quella perizia forense, fatta da un collegio medico di alto livello, esisteva un nesso evidente tra le emissioni elettromagnetiche dei ripetitori di Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria e dei ripetitori della Marina Militare di Santa Rosa e l'alta incidenza di leucemie e tumori tra la popolazione residente.  
Quel tipo di Piano Regolatore, con le conseguenti concessioni di edilizia residenziale in quell'area, ad avviso di chi scrive, è stato un atto politico irresponsabile.
Ma è paradossale che in un periodo come questo, turbato da un suicidio causato dalle banche con parentele governative, un Prefetto, nominato per la supervisione degli eventi giubilari, trovi il tempo di andare tra gli abitanti di Piansaccoccia per colpevolizzare pubblicamente sui giornali un'amministrazione comunale eletta dal 64% degli elettori romani e "troncata" prematuramente in maniera illegale e selvaggia nel chiuso di una stanza notarile.

Il Marziano Libero Blogger


sabato 12 dicembre 2015

Ignazio Marino pronto a ricandidarsi

Sabato 12 dicembre 2015 al Teatro San Genesio in Roma è andata in scena una grande Assemblea cittadina con Ignazio Marino.
La sala era strapiena, la sede Rai col famoso Cavallo sta a pochi metri dal Teatro ma non si sono visti cineoperatori e giornalisti della televisione pubblica. 
Probabilmente le testate sono state dirottate verso la grande kermesse fiorentina denominata "Leopolda". 
L'ex sindaco, così come era accaduto ai Giardinetti e a san Basilio, ha attirato un gran numero di sostenitori che hanno partecipato attivamente all'assemblea.
Numerosi rappresentanti delle liste civiche Marino nei vari municipi di Roma, coordinati dal portavoce Danilo
Amelina, si sono alternati sul palco per informare sul lavoro svolto nei propri territori. 

Hanno parlato assessori alla cultura e alle attività produttive e consiglieri dei Municipi  2° 7° 13° 9° 14° 15° e molte persone dal pubblico hanno chiesto la parola prima dell'intervento finale dell'ex sindaco. 

Ma cosa ha detto Ignazio Marino?
Ha ringraziato questo straordinario movimento di cittadini che continua a credere in un cambiamento etico della città.
Sul tema delle elezioni amministrative nella Capitale ha lanciato una sfida al Premier Matteo Renzi: 
"Chieda scusa agli elettori romani e dica con chi vuole governare Roma"
Marino ribadisce la gravità di quanto si è consumato in Campidoglio ad opera di 19 consiglieri della
maggioranza e del loro mandante.
"Si sarebbe dovuto sciogliere, non il Consiglio Comunale di Roma regolarmente eletto dai cittadini, ma il Governo per la sua composizione anomala con pezzi della destra.
Come può dirsi di centrosinistra un governo che ha messo in un posto chiave, come il Ministero dell'Interno, Angelino Alfano? 
Come può il segretario nazionale del Partito Democratico organizzare l'iniziativa di oggi a Firenze e vietare l'uso della bandiera del suo partito? 
E' ovvio quindi che per Roma ci devono dire in che area vuole collocarsi il Partito del Mandante. 
E' ipocrita chi parla di superamento della distinzione tra "Destra" e "Sinistra". Non è vero che non esistono più valori di sinistra"
Riguardo quanto è successo con le dimissioni dei 19 consiglieri, Marino si è detto colpito e impressionato da un particolare: "Di solito in democrazia quando ci si confronta c'è sempre anche solo una piccola percentuale di persone che la pensa diversamente. Mi chiedo come sia stato possibile che dei 19 consiglieri di maggioranza non ci sia stato nessuno che abbia espresso un'opinione differente". E ritornando all'esperienza e alle prospettive politiche future:  
"Per me il centrosinistra è il centrosinistra e non potrò mai essere un elettore di Gasparri o di Alfano.
Dopo 28 mesi di esperienza, ho imparato una cosa: la persona che si presenterà alle Primarie di coalizione deve, da subito, proporre, assieme alla sua candidatura, 6 uomini e 6 donne con le quali intende attuare il suo Programma. 
Solo così, presentandosi con una squadra ben precisa per il Governo del Campidoglio si eviteranno tutti i giochi di palazzo per la conquista di poltrone.
Voglio anche dire un'altra cosa, a proposito del Presidente del Consiglio Comunale Mirko Coratti. Sin dall'inizio della nostra attività di Giunta avevamo elaborato una delibera da portare in Consiglio per
modificare le procedure di nomina dei dirigenti e consigli di amministrazione delle Aziende comunali. 
Volevamo fare in modo che al vertice delle aziende e delle municipalizzate ci andassero persone competenti con curriculum da presentare, in maniera trasparente, 6 mesi prima della scadenza. 
Debbo dire che questa proposta di deliberazione non è mai arrivata in consiglio comunale e ricordo che, a proposito di questa proposta, il presidente del consiglio comunale, rispondendo ai giornalisti, disse: "se passa questa delibera non passa il bilancio".

Marino ha quindi fatto capire chiaramente che non molla, che non si ritira a vita privata, come molti suoi avversari e detrattori vorrebbero, ma che intende portare avanti, con la forza che gli danno i cittadini, il grande progetto di risanamento economico ed etico della Capitale. 
Un progetto bruscamente interrotto da giochi di potere al chiuso di una stanza con un notaio.

Si riparte dunque per una primavera calda e domani, domenica 13 dicembre alle ore 16.00, presso la Città dell'Altra Economia (Testaccio) verrà battezzata pubblicamente la neonata Associazione cittadina che probabilmente sosterrà una nuova candidatura di Ignazio Marino a Sindaco di Roma.
"Il Marziano" libero blogger