venerdì 10 giugno 2016

IGNAZIO MARINO SI E' SCHIERATO PER IL BALLOTTAGGIO

L'annuncio è arrivato, con buona pace e per la soddisfazione del conduttore della trasmissione "Agorà" che ieri sembrava solo interessato a sentire la dichiarazione di voto di Ignazio Marino.
Marino stavolta si schiera e lo fa dalle colonne del quotidiano "La Stampa", con buona pace anche del conduttore della trasmissione "Stampa e Regime" di Radio Radicale il quale ci è parso commentare la notizia con una certa irritazione per l'affondo di Marino contro Roberto Giachetti, un ex di radio radicale. ("...E' una cosa incredibile questo personaggio" ha detto il giornalista di radio radicale riferendosi a Marino).Era talmente contrariato il conduttore di Radio radicale che ha raccomandato agli ascoltatori di sentirsi la registrazione di una deposizione del processo "Mafia Capitale" in cui un ex assessore della Giunta Marino, sentita come testimone, direbbe "quanto Marino abbia fatto per fermare o no le vicende che si svolgevano dietro la sua giunta..."
Forse il giornalista di radio radicale si riferiva all'assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini che è stata, immaginiamo con suo dispiacere, sostituita dall'ex sindaco con l'ottima Francesca Danese?
In ogni caso, non ci aspettavamo da un acutissimo giornalista questa reazione che appare "stizzita" contro Marino. 
Il processo Mafia Capitale, fino a prova contraria, vede Marino vittima reattiva fatta oggetto di minacce di morte, messa sotto scorta dal prefetto e soprattutto infangata continuamente, isolata dal suo stesso partito, per far accettare all'opinione pubblica il finale inedito e antidemocratico di "un'esecuzione notarile".

Ecco le parti salienti dell'intervista su "La Stampa" di Jacopo Iacoboni all'ex sindaco Ignazio Marino.

Ignazio Marino, si sta prendendo una rivincita, con le elezioni romane?
«No. A me quello che sta succedendo, il trionfo della Raggi e il Pd che arranca, non fa affatto piacere. Ma era inevitabile che accadesse. È in atto una strategia suicida del Pd, un partito che ho contribuito a fondare ma così com’è dev’essere totalmente rifondato. Questo non è il mio Pd, un partito che silura il suo sindaco, umilia la città mandando un commissario e poi cerca di imporre come sindaco un fedelissimo del premier ex capo di gabinetto di Rutelli». 

I suoi elettori, quelli che vennero a fare manifestazioni in Campidoglio, per chi hanno votato?  
«Io immagino che una parte non sia andata a votare; ma tra quelli che hanno votato, non escludo che qualcuno abbia votato il Pd e che molti abbiano votato per la Raggi; e una parte Fassina». 

La Raggi come le sembra?  
«Una persona determinata, non certo inconsapevole delle difficoltà; una donna intelligente, dai tratti caratteriali anche severi, e con una certa durezza. Non è intervenuta spesso in Consiglio comunale ma non era il capogruppo del M5s. Denigrarla è stata un’altra delle manifestazioni dell’arroganza di questa stagione del Pd, oltre che un grave errore tattico». 

Al ballottaggio per chi voteranno gli elettori di Marino?  
... Al ballottaggio saranno ancora di più i miei elettori che voteranno per la Raggi. Perché a quelli del primo turno si aggiungeranno anche molti che non avevano votato. Sa ieri dov’ero?».
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Dove?  
«A Ostia. Miei antichi elettori mi hanno detto “votiamo la Raggi per dare uno choc al Pd”. Il segretario dei giovani democratici di Ostia mi ha invitato domenica a un dibattito. Io gli ho detto che vado ma di chiederlo a Orfini, gli ho chiesto se sapeva che il Pd dalla defenestrazione mi ha bandito da qualsiasi discussione nei circoli. La verità è che dalle periferie ci ha allontanato il commissario Orfini». 
 ....
Lei voterà turandosi il naso per Giachetti?  
«Voterò sicuramente, ma non voterò turandomi il naso, non sono tipo. Voterò respirando a pieni polmoni. Vorrei due impegni: uno, la promessa scritta che chi vince non farà più debito, quindi la continuità con la mia gestione. Due, l’impegno a non fare più porcherie politiche come quella imposta a me. Quindi io dico: se Giachetti si presenta con un foglio firmato da Renzi in cui dice che è stata un’azione gravissima deporre il sindaco con un atto notarile, lo voto. Altrimenti, mi dispiace, non posso votarlo». 
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P.S. A beneficio dei cronisti e opinionisti radiofonici, vogliamo precisare che questo blog non è gestito dall'ex sindaco Marino ma da un cittadino che gli è solidale per quanto ha dovuto subire da certa partitocrazia (partitocrazia che anche Pannella ha sempre condannato). Inoltre, la scelta dell'url "ignaziovox" non è autoironia, ma pura casualità e si riferisce all'informazione su Marino da un punto di vista diverso da quello dei palazzinari proprietari di giornali e da quello dei suoi carnefici che condizionano buona parte dell'informazione pubblica e della carta stampata.

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