lunedì 9 gennaio 2017

Contro Ignazio Marino un uso politico e strumentale della Procura

La storia dell'ultimo anno e mezzo va riscritta dopo le motivazioni depositate dal Giudice relative alla sentenza di assoluzione di Ignazio Marino.
Un sindaco eletto nel 2013 con quel sistema maggioritario voluto dagli italiani attraverso il referendum Segni. Un sindaco che da candidato aveva vinto le primarie nel suo partito e che aveva trascinato alla vittoria tutti i municipi di Roma. 
Un sindaco, che non era un professionista della politica, ma un bravo chirurgo appassionato del bene della città e prestatosi generosamente al governo di Roma. Un primo cittadino che ha puntato i piedi contro nomine suggerite dal suo partito e contro i consociativismi, sbeffeggiato dai media, soprattutto da quelli di proprietà dei grandi costruttori, e fatto fuori da un fuoco incrociato trasversale dei partiti di maggioranza e opposizione.
A quest'uomo, dopo le motivazioni della sentenza del GUP, i cittadini romani dovrebbero esprimere solidarietà per essere stato bersaglio del malaffare e dovrebbero esprimere gratitudine per aver dimostrato, veramente e senza ipocrisia, quel valore tanto urlato in questi mesi con le parole: "Onestà!" "Onestà!" 
Segue sintesi del lancio dell'agenzia Dire
ROMA – “Ignazio Marino non ha mai utilizzato risorse pubbliche per finalità private”. A confermarlo sono le motivazioni depositate dal Gup di Roma, Pierluigi Balestrieri, sulla sentenza di assoluzione nei confronti dell’ex sindaco di Roma sul ‘caso scontrini’. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino era stato assolto all’inizio di ottobre dall’accusa di peculato, truffa e falso nell’ambito del processo sul caso scontrini e le consulenze della Onlus Imagine. La procura aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi.
“La lettura delle motivazioni depositate dal Gup di Roma, Pierluigi Balestrieri, ha confermato quanto da noi sostenuto sin dall’inizio, e cioè che il professor Marino non ha mai utilizzato risorse pubbliche per finalità private, ma semmai più volte si è verificato il contrario”. Annunciano i legali di Ignazio Marino, Enzo Musco e Franco Moretti.

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