martedì 29 dicembre 2015

Le minacce contro Marino potrebbero aumentare?

foto esemplificativa scelta a caso da google 
La Replica di Ignazio Marino alla Conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Matteo Renzi non si è fatta attendere:
"Leggo che Renzi ha abbandonato la sciagurata idea di rinviare le elezioni a Roma. E' una grande vittoria. Il rinvio sarebbe stato l'ennesimo inaccettabile abuso contro la città, contro la politica e contro la democrazia.
Il presidente del Consiglio dice anche che il prossimo sindaco farà meglio di me. Io sono sicuro che se il sindaco che gli elettori sceglieranno non sarà l'espressione delle lobby, se avrà l'appoggio leale e non l'ostilità mascherata del governo, se il governo stesso non ostacolerà il sindaco eletto nel contrasto ai potentati che impediscono da anni il risanamento, lo sviluppo e la crescita culturale e morale di Roma, quel sindaco farà un ottimo lavoro."
In queste modalità comunicative constatiamo una certa differenza di stile tra Matteo Renzi e Ignazio Marino. Renzi sta perdendo il senso della misura nell'esercizio del potere. Non riesce più a distinguere il suo ruolo di presidente del Consiglio da quello di tifoso della Fiorentina.

Il Settimanale l'Espresso ha scritto: "L'ex sindaco preoccupa palazzo Chigi... il Partito democratico non ha neanche un candidato in pista per le comunali".
La scelta di commissariare Roma, attraverso la "fiction" del notaio, si sta rivelando una colossale mistificazione governativa per colpire un uomo onesto, non allineato alla scuderia di partito e delle lobby che hanno spadroneggiato per decenni nella Capitale.
Una dietro l'altra, le decisioni adottate dall'emissario di governo si stanno rivelando una "bufala" (termine usato oggi dallo stesso Corriere della Sera). 
E diciamocelo con chiarezza: il Sindaco Marino non sarebbe incorso in queste ingenuità del Commissario Tronca, e ne elenchiamo di seguito una parte: 
1) Non ha saputo prevenire gli effetti di un lungo blocco selvaggio della TPL a Roma nord  e Roma est;
2) Non ha saputo prevenire uno sciopero dei trasporti indetto dal sindacato "cambia-menti" in coincidenza con l'ordinanza della limitazione del traffico privato;
3) Si è mostrato indeciso sul Concertone di Capodanno. Due settimane fa, in assenza di eventi programmati, il Comando della Polizia Municipale ha accolto le richieste di ferie per il 50% degli agenti (fonte Anaspol). Adesso il corpo è rimasto spiazzato di fronte al ripensamento e questo sta causando nei mass media ingiusti sospetti di possibile assenteismo dei vigili. 
4) Non ha saputo decidere con determinazione il blocco totale del traffico come Milano e ha prodotto di conseguenza il caos più totale : solo 180 multe su 1600 veicoli controllati (con targa dispari?) (fonte corsera). 
5) Una bufala anche il biglietto giornaliero ecobit da euro 1,50 dovuta sia alla scarsa informazione, sia al mancato aggiornamento elettronico dei tornelli che hanno respinto gran parte dei volenterosi utenti. Il tutto aggravato dall'assenza di personale che il Comune aveva comunque garantito (fonte corsera).

Insomma, lo sfregio fatto agli elettori romani con l'"accoltellamento" di Marino si è rivelato un'ingegneristica carognata (messa in atto dal cosiddetto futuristico "Partito della Nazione" col sostanziale benestare dei consiglieri 5Stelle mossi da identico obiettivo) coadiuvata da stampa e televisioni compiacenti.
Ad avviso di chi scrive, la rinnovata partecipazione di Ignazio Marino alle elezioni per il Campidoglio spaventa non solo il PD, ma anche quelle organizzazioni criminali che, con le loro ripetute minacce, hanno indotto le Autorità prefettizie a proteggerlo con la scorta.

Questi misteriosi potentati dovranno adesso trovare un altro modo per impedirgli di candidarsi.
Con la macchina del fango, finalizzata alla manipolazione del consenso, non ci sono riusciti, anzi, sembra si sia rivelata un boomerang in termini di maggiore consapevolezza degli elettori.

Quindi, la domanda sorge spontanea: In vista della ormai imminente campagna elettorale, le Autorità preposte a garantire la sua sicurezza valuteranno l'opportunità del potenziamento della sua scorta? ...Aspettiamo il responso.


Il Marziano, Libero blogger  






1 commento:

  1. Si sapeva che , prima o dopo, si avrebbero avuto le minacce , che il sottoscritto aveva previsto , appena letto l'intervista di Marino a " La Repubblica ".E' un sistema già usato in passato ,che fa comodo a chi governa per trarre vantaggi elettorali !

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